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Rai: Con Pablo si riscopre la bellezza della TV pubblica

“Pablo” è il titolo del cartone animato che dal 1° marzo è in onda su Rai Yoyo tutti i giorni  [1]alle ore 18 ed in replica anche alle 9.35. Una seria animata che vuole parlare a tutti, che vuole abbattere barriere, che usa un linguaggio universale per avvicinare grandi e piccoli ai temi della diversità.

Quello del progetto di Pablo è un grande messaggio e aiuto che la Rai lancia con la sua mittente: coinvolgendo le persone, pone queste nei panni dell’altro che è diverso. Fa vedere con gli occhi dell’autismo e permette di essere più sensibili a una tematica così delicata.

«Affrontare il delicato tema dell’autismo con un cartone animato rientra nell’impegno di Servizio Pubblico della Rai di rivolgersi a tutti, nessuno escluso, con storie coinvolgenti e di valore formativo – hanno spiegato dalla Rai –. La particolarità di Pablo non gli impedisce di trovare soluzioni alle difficoltà incontrate e condividerle con il mondo esterno». 

La serie animata – fresca di nomination per i BAFTA (British Academy of Film and Television Arts), creata da Grainne McGuinness e diretta da David McGrath – diventa quindi strumento prezioso per spiegare l’autismo ai bambini ed al mondo degli adulti. In particolare, molti bambini possono ritrovare in Pablo comportamenti e reazioni tipiche di compagni di asilo, di scuola, di amici e parenti, facendo comprendere grazie ai disegni delicati e colorati che la diversità di ciascuno di noi diventa la chiave ideale per superare ogni tipo di difficoltà. Un cartoon che vuole contribuire ad abbattere pregiudizi, paure e diffidenze sin dalla giovane età. Non è la prima volta che la Rai svolge al meglio la sua funzione originaria di servizio pubblico. Da due anni, infatti, la televisione pubblica propone ai suoi piccoli telespettatori il cartone animato “Lampadina e Caramella”, accessibile a tutti i bambini grazie all’uso di una voce narrante, sottotitoli, interpreti della lingua dei segni (LIS), una grafica ed uno stile di animazione studiati per le diverse disabilità sensoriali. E le avventure di Pablo corrono in questa direzione, aiutandoci a comprendere meglio le individualità e le differenze (apparenti) che ciascuno di noi si porta dietro. E così grazie a Linda, una topolina timida ma determinata, Frullo, un energico uccellino, Dino, un grosso dinosauro e Raffa, una intelligentissima giraffa, Pablo troverà soluzioni sorprendenti che lo aiuteranno a vivere meglio.

Affrontare temi così delicati, ma anche così indispensabili per una crescita completa nei bambini, apre il cuore, non tanto perché un cartone animano, per quanto fatto bene, possa rispondere o far comprendere la diversità, ma proprio perché attraverso gli interrogativi che dalla sua visione emergono, possono essere motivo di confronto, crescita e magari scoperta di quanto sia importante l’accettazione e la conoscenza della diversità, in un’ottica di bene comune. Ho speranza che nelle famiglie, nelle scuole, nei corsi di catechismo o negli oratori si inizia, forse anche partendo da questi cartoni animanti, a imbastire, a tessere una curiosità alla diversità che è antidoto certo contro egoismo e parziali verità.