Catania-Luanda. Un centro COVID all’insegna della cooperazione

Nel periodo di Avvento un esempio virtuoso di cooperazione e preghiera. Mons. Alfio Barbagallo: "Anche loro sono nostri fratelli"

Il parroco della Chiesa di Monserrato, Mons. Alfio Barbagallo, che ha sostenuto la costruzione di un “Centro di salute“ a Luanda, in Angola, aprendo alcuni ambulatori medici, con la collaborazione dei Padri di Don Giovanni Calabria, per venire incontro alle popolazioni bisognose, in questo particolare momento di pandemia, si è fatto promotore della realizzazione di un “Centro Covid-19” presso l’Hospital Divina Providencia ed alla cerimonia d’inaugurazione è intervenuto il Vescovo di Luanda, che ha anche portato il plauso e la benedizione della Conferenza Episcopale Angolana.

Mons. Barbagallo

Essendo stato egli stesso provato dal contagio Covid-19, Mons. Barbagallo durante il periodo di quarantena ha ricordato nella preghiera i tanti bisognosi che ha avuto modo di incontrare e visitare nel suo viaggio a Luanda. Sono ancora vive le sue parole: “L’Angola mi ha sconvolto. Constatare l’immane sofferenza di milioni e milioni di poveri senza acqua e senza fogne, che scappano non solo per la guerra, ma soprattutto per l’atroce miseria che li attanaglia. Se fossi nato lì, sarei scappato mille volte anch’io. Le colonie, dopo avere sfruttato per secoli quei territori hanno lasciato quella gente in una condizione disumana. Meravigliosa l’opera dei missionari di Don Calabria e dei volontari che costruiscono e gestiscono ospedali e scuole”.

La pandemia ha reso ancora più grave le condizioni di povertà e di miseria.

Anche loro sono nostri fratelli.

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