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Roma. Ancora un’aggressione ai danni di una ragazza con la maglietta del Cinema America

Non si ferma la scia di violenza che sta portando sotto i riflettori, non cinematografici come di consueto, i Ragazzi del Cinema America. A pochi giorni dall’aggressione ai danni di David Habib e Valerio Colantoni, colpiti da una testata e una bottigliata in volto, è ancora una persona con la maglietta del Cinema America a subire violenze nel cuore della notte. Erano le 2 del 19 giugno, quando due ragazzi aggredivano alle spalle Federica Zacchia, ex ragazza del portavoce Valerio Carocci, in via Luciano Marana, a pochi passi dall’Arena in piazza San Cosimato. I due uomini hanno schiacciato la faccia della ragazza su un finestrino di una macchina parcheggiata e le avrebbero detto “Dì a Valerio di stare calmo”. Poi si sono dileguati lasciando la ragazza in stato di shock e con una prognosi di 3 giorni per la lesione riportata al volto. La Digos ha avviato le indagini, assieme ai Carabinieri, ma la ragazza non ha saputo descrivere i due aggressori poiché colpita alle spalle. Sono al vaglio le telecamere di zona.

Da quest’ultime, e dalle ricostruzioni di Habib e Colantoni, sono già stati identificati e denunciati 4 degli aggressori di sabato scorso. Marco Ciurleo, coordinatore del Blocco studentesco a Roma (organizzazione di estrema destra “dedicata” ai ragazzi del liceo) è ritenuto l’artefice della testata ad Habib. Invece il lancio della bottiglia che ha sfregiato Colantoni è da attribuire a Matteo Vargiu, già sottoposto a Daspo e con numerosi precedenti. Gli altri due uomini sono Alex Muratori, militante di Casapound con precedenti per lesioni e violenza privata (tra cui un processo per bloccare lo sgombero di una sede del partito al Colosseo), e Stefano Borgese, ideatore della bravata, il quale avrebbe incitato il gruppo nella sua serata di addio al celibato. Proprio la sera del 19 giugno, la polizia stava effettuando perquisizioni a casa dei quattro soggetti. Non stupisce, anzi pare molto chiaro il messaggio rivolto a Carocci da parte dei due aggressori di Federica Zacchia. Da parte sua, Valerio ha espresso il suo pensiero sull’accaduto: “Persone di destra e sinistra frequentano le nostre proiezioni. Questo evidentemente spaventa le destre romane che ora pensano di avere il controllo delle periferie. Noi siamo preoccupati ma non spaventati perché sentiamo la vicinanza delle istituzioni e delle forze dell'ordine”. Istituzioni che si sono fatte sentire nelle voci della Sindaca Raggi che ha accusato di vigliaccheria gli artefici dell’aggressione squadrista prima e della violenza ai danni della ragazza poi, aggiungendo su twitter che “Gli episodi di violenza che, come ha accertato la Digos, sono collegati a militanti di #CasaPound sono vergognosi e non verranno mai tollerati in questa città. Vicini al #CinemaAmerica". Anche il vice Premier Di Maio ha espresso solidarietà verso le vittime, precisando di aspettare “l'esito delle indagini ma, a prescindere dal caso in sé, ogni forma di violenza fisica o verbale va condannata senza esitazioni". Insomma, un monito a non fare due pesi e due misure.

Dal canto suo la Questura di Roma ha deciso di intensificare la presenza di uomini nei pressi delle arene, così da garantirne la sicurezza degli utenti e degli organizzatori prima e dopo lo spettacolo.

Infine, i Ragazzi del Cinema America hanno twittato il loro pensiero sulle prossime serate: “Questa sera alle sette, come ogni sera, saremo tutti in Piazza San Cosimato per preparare la proiezione. Ci sarà anche @ValerioCarocci. Siete tutti invitati ad aderire! Andiamo avanti? #CinemaAmerica”. Una domanda che travalica ogni forma di odio e di violenza per portare alla luce un’iniziativa e un modello che non può essere scosso da questi atti di vigliaccheria. L’Arena continuerà a restare aperta e a creare unione e condivisione, perché "l'unica risposta possibile a queste vigliacche aggressioni è continuare a far vivere i territori con iniziative culturali, senza paura.” Infatti, domenica prossima aprirà le porte anche l’arena al Porto di Ostia con Paola Cortellesi e Riccardo Milani.

“Non spegneremo mai i nostri proiettori, andiamo avanti!", conclude esaustivamente Valerio Carocci.