Attualità e fatti della vita nel notiziario di Franco Abruzzo

Giornalismo, previdenza INPGI e tanto altro..

Notiziario  6 gennaio 2017 – da www.francoabruzzo.it

 

1.ATTUALITA’. FATTI DELLA VITA.  

 

PREVIDENZA & PEREQUAZIONE & GIUSTIZIA. Anche la Corte dei Conti della Lombardia ha modificato il proprio orientamento e non ha più dato partita vinta all’Inps sul tema del mancato adeguamento annuale del trattamento pensionistico. La Corte ha accolto le ragioni di un gruppo di quattro pensionati, che  si sono visti sospendere il giudizio in attesa che si pronunci sul tema la Corte Costituzionale di fronte alla quale già pendevano 11 ordinanze (che ora diventano 15) di diversi Tribunali civili e sezioni regionali della Corte dei Conti. FRANCO ABRUZZO (presidente UNPIT): "Queste 4 ordinanze sono una bomba a orologeria sulla testa del Governo e del Parlamento. Il dl 65/215 ha ridimensionato drasticamente  la portata della sentenza 70/2015 della Consulta, violando gli articoli 3, 53, 36 e 38 della Costituzione. Il giudice delle leggi non ha limitato la rivalutazione alle fasce pensionistiche più basse, ma l'ha estesa a tutti i trattamenti pensionistici e anche a quelli di maggiore consistenza. Con la sentenza 275/2016 la Corte Costituzionale ha statuito che i diritti "incomprimibili" dei cittadini vengono prima del pareggio di bilancio (art. 81 Cost.). Tra questi diritti figurano anche  quelli che tutelano la pensione nel tempo ex artt. 36 e 38 della Carta fondamentale della Repubblica". –  di Francesco M. de Bonis – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=22391

 

 

 

 

 

 

 

8.12.2016 – MANCATO ADEGUAMENTO ANNUALE DELLE PENSIONI. Anche la Corte dei Conti della Regione Abruzzo – dopo le analoghe decisioni dei Tribunali di Palermo, Brescia, Milano, Napoli, Genova (tre ordinanze), Torino, Cuneo e della Corte dei Conti della Regione Emilia/Romagna –  ha accolto, con l'ordinanza 33/2016,  le ragioni di un gruppo di pensionati pubblici contro la disapplicazione sostanziale  della sentenza 70/2015 della Consulta in tema di perequazione degli assegni pagati dall'Inps. Va così per la undicesima volta all'esame della Consulta il dl 65/2015, che ha escluso dalla rivalutazione le pensioni di importo superiore a sei volte il trattamento minimo complessivo. FRANCO ABRUZZO (presidente UNPIT): "Anche questa sentenza è una bomba a orologeria sulla testa del Governo e del Parlamento. Il dl 65 ha ridimensionato drasticamente  la portata della sentenza 70/2015 della Consulta, violando gli articoli 3, 53, 36 e 38 della Costituzione. Il giudice delle leggi non ha limitato la rivalutazione alle fasce pensionistiche più basse, ma l'ha estesa a tutti i trattamenti pensionistici e anche a quelli di maggiore consistenza". – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=22163

 

 

 

 

 

 

 

15.4.2015 – MANCATA PEREQUAZIONE DELLE PENSIONI. Dopo i Tribunali di Palermo e Brescia, anche la Corte dei Conti per l'Emilia Romagna (giudice unico Marco Pieroni) ha accolto, con ordinanza, dieci ricorsi contro l'Inps  e  ha sollevato la questione di legittimità costituzionale del dl 65/2015 (convertito con la legge 109/2015) che non ha applicato integralmente la sentenza 70/2015 della Consulta. Questa sentenza ha abrogata la legge Monti/Fornero che sancisce il  blocco della rivalutazione automatica  degli  assegni pensionistici per gli anni 2012/2013. Il dl 65 del Governo Renzi ha escluso integralmente  dalla rivalutazione le pensioni di importo superiore a sei volte  (euro 2972,58) il trattamento minimo complessivo Inps. “Detta disciplina appare  confliggere con il precetto della “adeguatezza” (art. 38, secondo comma, 36 e 3 Cost.) della prestazione pensionistica nel tempo“. “Nella ricostruzione del giudicato della Corte costituzionale (sentenza 70/2015) appaiono significativi taluni passaggi che, lungi dal limitare il decisum alle sole 'fasce (pensionistiche) più basse', garantendo a queste ultime l’integrale tutela dall’erosione indotta dalle dinamiche inflazionistiche, in più parti, si riferisce a tutti i trattamenti pensionistici, anche a quelli di 'maggiore consistenza'“. – TESTO IN    http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=20496

 

 

 

 

 

 

 

1.1.2017 – Sentenza 275/2016 della Corte Costituzionale: i diritti "incomprimibili" dei cittadini vengono prima del pareggio di bilancio (art. 81 Cost.). Risolta una controversia fra Regione Abruzzo e Provincia di Pescara: non devono venire meno i servizi agli studenti disabili a causa delle politiche di austerity. "E'  la  garanzia  dei diritti incomprimibili ad incidere sul bilancio, e  non  l'equilibrio di questo a condizionarne la doverosa erogazione".  E' una sentenza di grande rilievo che mette in secondo piano i vincoli dell'articolo 81 della Costituzione sul pareggio di bilancio (imposto dalla Ue al Governo Monti) rispetto ai diritti fondamentali dei cittadini (E TRA QUESTI DIRITTI FONDAMENTALI C'È ANCHE IL DIRITTO ALLA PEREQUAZIONE ANNUALE DELLE PENSIONI EX SENTENZA 70/2015 DELLA CONSULTA). – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=22341

 

 

 

 

 

 

 

19.6.2016 – Sentenza 214/1972 della Corte costituzionale: “Insussistente l'analogia fra la Cassa di previdenza dei giornalisti (INPGI/1) e quelle degli avvocati, dei dottori commercialisti, dei ragionieri e dei geometri”. Franco Abruzzo (presidente Unpit): "Alla luce di questa vecchia sentenza, Governo e Parlamento potrebbero rispolverare lo "schema Inpdai" del 1995/1996: da ente privatizzato come l'Inpgi/1 con il dlgs 509/1994, l'Inpdai tornò prima pubblico per poi essere assorbito dall'Inps. Lo stesso potrebbe accadere all'Inpgi/1 che accusa una gestione fallimentare e faraonica sotto la regia di Fnsi e Fieg. I sindacati confederali hanno abbandonato il governo dell'Inps quando si sono resi conto che questo Istituto aveva bisogno di "amministratori di mestiere". L'Inpgi/1, l'unico ente privatizzato sostitutivo dell'Inps, è in sostanza l'Inps dei giornalisti dipendenti, bisognoso di manager competenti. Fnsi e Fieg devono abbandonare in fretta il Cda dell'Istituto”. – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=18916

 

 

 

 

 

 

 

25.9.2016 – PREVIDENZA IN TRINCEA. Tre sentenze (testi in coda) della sezione Lavoro della Cassazione bocciano  inesorabilmente il contributo di solidarietà varato dopo il 2007 dalla Cassa dei dottori commercialisti e  che il CdA dell'Inpgi "fattosi Parlamento" vuole  introdurre illegalmente sugli assegni di  6.554 giornalisti in quiescenza con redditi superiori ai 38mila euro all'anno. L'Istituto prevede così di risparmiare complessivamente circa 19 milioni di euro nel prossimo triennio. Anche i Ministeri dell'Economia e del Lavoro hanno bocciato il prelievo introdotto dall'Inpgi nella riforma varata il 27 luglio 2015. Pesa anche la mancanza di un quadro normativo ad hoc. L'ultima parola, comunque, spetta a Padoan e Poletti. (Franco Abruzzo/presidente dell'Unpit: "E' l'ora di cacciare Fnsi e Fieg dal Cda dell'ente. I giornalisti pensionati devono confluire nell'Unpit o in Puntoeacapo. Basta con la Fnsi, che non li tutela!"). – di Pierluigi Franz – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21636

 

 

 

 

 

 

 

10.12.2016 -.MONTECITORIO – Interrogazione di Giorgio Airaudo (Gruppo Si-Sel) a Renzi e Poletti sull'Inpgi: quali iniziative urgenti il Governo intenda predisporre per riportare l'Istituto sui binari della trasparenza nonché della sana e prudente gestione; come si intenda garantire a chi ha versato «fior fiore» di contributi per decenni, a chi è in pensione, a chi sta per andarci e a chi si avvicina o svolge una professione che ha attinenza con i diritti costituzionali quale il diritto all'informazione la certezza di avere una previdenza e un'assistenza degne di questo nome; se, in situazione così gravemente compromessa, il Governo non ritenga indispensabile assumere le iniziative di competenza per il commissariamento dell'ente, qualora tale misura non fosse già tardiva. – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=22044

 

 

 

 

 

 

 

10.12.2016 -.INPGI, centinaia di firme di giornalisti attivi e pensionati contro il prelievo sulle pensioni. Una lettera-appello indirizzata ai ministri del Lavoro  Giuliano Poletti e della Economia Pier Carlo Padoan. Sotto accusa la delibera illegittima del Cda dell'istituto. Il sostegno all'iniziativa  di Puntoeacapo e del Mil (Movimeto informazione e libertà). – Raggiunta quota 1.103 firme. –  TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21686

 

 

 

 

 

 

 

5.1.2017 – SALVI (?) PER UN ANNO 40 MILA PRECARI DELLA P.A. (compresi i giornalisti degli uffici stampa pubblici). La battaglia è anche sul concetto di "pubblica amministrazione" (IN CODA il secondo comma dell'articolo 1 del dlgs 165/2001).  TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=22376

 

 

 

 

 

 

 

29.12.2016 – LA GIORNATA DELLA MEMORIA SI SVOLGERA’ IL PROSSIMO 3 MAGGIO AL CIRCOLO DELLA STAMPA DI TORINO NELLA SEDE DI PALAZZO CERIANA-MAYNERI. Nel capoluogo piemontese frattanto si è svolta la riunione organizzativa tra Unci, Assostampa e OdG Piemonte con Galimberti e Zingales. – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21953

 

 

 

2.  PREVIDENZA. INPGI/1 e INPGI/2. 

 

 

 

13.11.2016 – INPGI/Mille giornalisti contro il “prelievo forzoso”. – di Sergio Menicucci/L'Opinione – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21995

 

 

 

 

 

 

 

18.10. 2016 – INPGI, SUL TAVOLO DI PADOAN E POLETTI LE 1.044 FIRME NOPRELIEVO. Tra i giornalisti che hanno firmato molti nomi storici del giornalismo italiano, che contestano alla radice il potere di un Cda di sostituirsi al Parlamento. – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21795  

 

 

 

 

 

 

 

13.12.2016 – L'ANGOLO DELL'ESPERTO – Cosa dice la legge di stabilità per il 2017 sul CUMULO GRATUITO. Interessati anche i professionisti che possono unire tutti gli spezzoni contributivi per ottenere la pensione di vecchiaia o quella anticipata (=anzianità). Per ottenere la pensione anticipata gli interessati devono  essere in possesso dei requisiti previsti dalla “riforma Fornero", attualmente 42 anni e 10 mesi di contribuzione per gli uomini e un anno in meno per le donne. CONSIGLIO: i giornalisti leggano bene questo articolo.  (IN CODA l’Istituto spiega  il cumulo  gratuito con un’ampia casistica) –  di AUGUSTO MORIGA/dirigente Inpgi 1 e 2-contributi – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=22193

 

 

 

 

 

 

 

3.11.2016  INPGI, bilanci in rosso anche con la riforma. Ora intervenga il governo. Previste perdite milionarie nel triennio 2017-2019. Le responsabilità dei ministeri vigilanti. La legge 509 parla chiaro: “In caso di disavanzo economico-finanziario, (…) si provvede alla nomina di un commissario straordinario“. E dopo tre anni, se le cose non si rimettono a posto, arriva il “commissario liquidatore“. Se vogliamo davvero salvare l’Inpgi e le nostre pensioni, dobbiamo chiedere – tutti insieme – un intervento straordinario di sostegno finanziario da parte dello Stato, con il contributo sostanziale delle aziende. E sfidiamo il governo e i ministeri vigilanti, che evidentemente hanno finora vigilato ben poco, ad assumersi loro la responsabilità di scippare le pensioni ai giornalisti. – di Daniela Stigliano/Consigliera generale Inpgi – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21918

 

 

 

 

 

 

 

5.10.2016 – PREVIDENZA DEI GORNALISTI – La nuova riforma salva (per qualche anno) l’Inpgi ma non le nostre pensioni. Lo dice l’attuario, conti alla mano. In particolare, il nodo è la dubbia crescita dell’occupazione, che è pure la variabile principale di tutti i calcoli, e in generale le entrate per contributi ipotizzate in aumento. – di Daniela Stigliano/Consigliere generale Inpgi – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21693

 

 

 

 

 

 

 

14.10.2016 – INPGI PRESTO NELL'INPS? L'Ads certifica l'ulteriore crollo in agosto delle copie vendute (-430mila, -10,6% su base annua) e di conseguenza  delle entrate degli editori. Questa crisi provocherà inevitabilmente tagli agli organici e quindi un calo del gettito contributivo destinato all'Inpgi. E' quello che paventa anche l'attuario. Fra i 14/29enni italiani nella classifica delle principali fonti di informazione al primo posto c'è Facebook con il 58,5% mentre i tg seguono a distanza con il 47,5%, precedendo Google (24,8%) e Youtube (23,1%). Le soluzioni a questo punto sono sostanzialmente due: a) recupero di contributi dal mondo degli uffici stampa, delle emittenti radiotelevisive, del web e dei "social network"; b) assorbimento dell'Inpgi nell'Inps (come gestione speciale?). Lo Stato è tenuto a garantire le pensioni in virtù dell'articolo 38 della Costituzione come ha già fatto, dal 1995 in poi, con l'Inpdai, l'Inpdap e l'Enpals (inglobati tutti e tre nell'Inps). –  di FRANCO ABRUZZO/presidente UNPIT –  TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21727

 

 

 

 

 

 

 

15.10.2016 – PREVIDENZA/I conti del contributo straordinario di solidarietà sulle pensioni INPGI fino al 31 dicembre 2019. Importo per importo. Assegni tagliati in media di mille euro all'anno. – di Francesco M. de Bonis – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21752

 

 

 

 

 

 

 

6.10.2016 – PREVIDENZA/TUTTI I NUMERI  –  RILEVAZIONE 2014/2015 – Universo giornalisti Inpgi 1 e 2. (Fonte dati: Archivi Inpgi posizioni contributive). TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21705

 

 

 

 

 

 

 

27.10-2016 – INPGI/Assestamento 2016 e preventivo 2017. Approvati dal Consiglio generale i Bilanci della Gestione principale e della Gestione separata. Il bilancio di assestamento 2016 della gestione principale  si chiude con un risultato della gestione previdenziale e assistenziale in negativo per circa 121 milioni di euro (derivante dai 410,6 milioni di ricavi a fronte dei 531,9 milioni di uscite), che salgono a circa 134 nel bilancio di previsione 2017, dove troviamo circa 409,4 milioni di ricavi e 543,6 milioni di uscite. I saldi finali della gestione del suo complesso registrano un avanzo di gestione di circa 2 milioni di euro nell'assestamento 2016, che diventa invece un disavanzo per circa 38 milioni nel preventivo 2017. – di inpgi.it – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21855

 

 

 

 

 

 

 

20.10.2016 – INPGI. RIFORMA.  La pensione di anzianità (nel 2017 con i requisiti dei 62 anni e dei 38 anni di contributi) non utilizzerà i contributi Inps. In sostanza l'Istituto non applicherà la "legge Vigorelli". I contributi Inps, invece, manterranno il loro valore per raggiungere il tetto dei 42 anni e 10 mesi (giornalisti) e dei 41 anni e 10 mesi (giornaliste) nel qual caso l'Inps pagherà la sua "pensione anticipata" (quando gli interessati compiono 63 anni e 7 mesi) in rapporto agli anni cumulati con quelli dei contributi Inpgi (che versa l'assegno a chi ha compiuto i 62 anni). I contributi Inps daranno, comunque, diritto a una pensione, ma bisognerà aspettare i 70 anni. In sostanza la pensione di anzianità diventerà una chimera.  Per la pensione di vecchiaia nel 2017  scatta l'età dei 66 anni (con almeno 20 anni di contributi). Si attende l'ok dei Ministeri vigilanti alla riforma varata dal Cda dell'Inpgi il 28 settembre. Se l'occupazione stenta a ripartire, appare inevitabile il passaggio dell'Inpgi nell'Inps. – di Franco Abruzzo/presidente Unpit – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21816

 

 

 

 

 

 

 

28.9.2016. INPGI – Via libera dal Cda alla riforma delle prestazioni per garantire l’autonomia e la sostenibilità della gestione. Modificati i requisiti di accesso alla pensione di vecchiaia che vede incrementare, progressivamente nel triennio 2017 – 2019, l’età anagrafica richiesta, fino ad elevarla a regime a 66 anni e 7 mesi. Modificati anche i  requisiti di accesso alla pensione d’anzianità, che prevede un progressivo innalzamento dell’anzianità contributiva fino ad arrivare nel 2019 a 40 di contribuzione con 62 anni di età. Il Consiglio di amministrazione ha inoltre approvato a maggioranza, con due voti contrari, l’introduzione di un contributo straordinario di partecipazione al riequilibrio finanziario della Gestione previdenziale da applicare, in via temporanea per la durata di 3 anni a decorrere dalla data di approvazione dell’odierna delibera, a tutti i trattamenti di pensione erogati dall’Inpgi, di importo pari o superiore a  38.000 euro lordi annui, con percentuali crescenti in base alle diverse fasce reddituali. Il provvedimento (secretato) ora va all'esame dei Ministri dell'Economia e del Lavoro. Lorusso (FNSI): “Interventi pesanti ma inevitabili”.  – di www.inpgi.it – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21661

 

 

 

 

 

 

 

30.9.2016 – PRIMI CHIARIMENTI  SU COSA CAMBIA  CON LA RIFORMA PREVIDENZIALE INPGI. – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21678

 

 

5.11.2016 – Il ritratto di Antonio Funiciello opera del  "Fatto quotidiano", che dimentica  la collocazione  del "braccio destro di Lotti" nel Cda dell'Inpgi. Ha  votato il taglio delle pensioni dei giornalisti in contrasto con il pensiero e la linea del presidente del Consiglio  suo datore di lavoro: "Mai le mani del Governo nelle tasche dei pensionati". Ha un buon compagno di viaggio: il prof. Mauro Maré catapultato nel Cda dell'Inpgi dal ministro Poletti. – di ilfattoquotidiano – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21928

 

 

 

 

 

 

 

4.11.2016 – PREVIDENZA DEI GIORNALISTI. Salvatore Rotondo punta il dito contro Mauro Marè, catapultato dal ministro del Lavoro nel Cda dell'Inpgi e sponsor ufficiale  della delibera  che impone un prelievo sulle pensioni dei giornalisti: "Tenga conto, Professore, che se una legge che spiega il suo voto non esiste, noi non potremmo fare a meno di presentare un esposto che metta in rilievo le conseguenze del suo comportamento. Ma che vado a pensare! Una norma deve pur esserci in qualche piega del diritto se un luminare del suo livello ha ritenuto di esporre se stesso, il vertice dell'Inpgi, tutto il nostro Istituto e lo stesso Ministero del Lavoro alle conseguenze, anche politiche, che potrebbero derivare dalla valanga di ricorsi che dovessero abbattersi… diciamola tutta, che senza ombra di dubbio si abbatteranno sui promotori dell'eventuale provvedimento". Eppure il 2 febbraio scorso i ministeri vigilanti (Economia e Lavoro) hanno bocciato  il prelievo del 27/7/2015  "atto non avente forza di legge". Cos'è cambiato da allora nell'ordinamento statale? Lei Professore è l'unico indiziato di questa nuova manovra contro i giornalisti….che potrebbe costare cara all'Inpgi. – di Salvatore Rotondo – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21921

 

 

 

 

 

 

 

30.9.2016 – PREVIDENZA. UN CASO POLITICO CHE METTE IN GIOCO LA CREDIBILITA' DI RENZI.  – Contributo di solidarietà sulle pensioni (dei giornalisti) superiori ai 38mila euro con l'avallo dei rappresentanti di Palazzo Chigi e del Ministero del Lavoro: dal Cda dell'INPGI parte un messaggio minaccioso per tutti i pensionati italiani ("Non state tranquilli"). Eppure il Governo  aveva ripetutamente garantito che non avrebbe ripristinato il prelievo a partire dal 2017. L'approvazione di questa "riforma" spetta ai ministri dell'Economia e del Lavoro, Padoan e Poletti, che hanno già bocciato il 3 febbraio scorso  il precedente prelievo deliberato dal Cda dell'ente il 27 luglio 2015. L'Inpgi ha già incassato 30  milioni di euro negli ultimi 5 anni per via della mancata applicazione della perequazione e per via del gettito del "contributo Letta". I giornalisti pensionati hanno già dato. Ed ora a tutto ciò si aggiunge la beffa di essere discriminati rispetto ai pensionati Inps, ai quali Boeri non impone alcun contributo. – di FRANCO ABRUZZO/presidente di Unpit – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21676

 

 

 

 

 

 

 

26.10.2016 – Cassa previdenziale giornalisti, l’Inpgi prende tempo sull’obbligo di far restituire i compensi ai consiglieri pensionati. Il ministero del Lavoro ha scritto all'ente per chiedere che sia applicata la legge Madia Nel cda dell'Istituto siedono ben 5 pensionati: tutti ricevono indennità.  – di Fiorina Capozzi/ilfattoquotidiano – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21854

 

 

 

 

 

 

 

22.10.2016 – UN ALTRO EFFETTO (indesiderato?) della LEGGE MADIA. I pensionati possono far parte dei Cda delle Casse previdenziali dei professionisti? Il divieto, ha precisato il ministro, riguarda tutte le pubbliche amministrazioni comprese nell'elenco Istat (come le Casse appunto).Risvolti anche sui Consigli degli Ordini. Franco Abruzzo/presidente di Unpit: "I pensionati vengono discriminati in violazione della normativa costituzionale. La legge Madia va abolita". – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21837

 

 

 

 

 

 

 

24.9.2016 – La Fieg tentata (a parole) dall'uscita dall'Inpgi perchè i contributi pagati per i giornalisti sono pari a quelli pagati per i dipendenti non giornalisti all'Inps. Ma non è vero. Eppure per decenni gli editori hanno pagato 7-8 punti in meno di contributi in contrasto con i vincoli della  "legge Rubinacci" (1564/1951): questa legge  stabilisce che la misura dei contributi dovuti dai datori di lavoro (e le prestazioni erogate dall'Ente) non possono essere inferiori a quelle stabilite per le corrispondenti forme di assicurazione obbligatorie (Inps). E' assodato che gli editori hanno violato dolosamente la legge Rubinacci con la complicità dei dirigenti Fnsi e Inpgi, ma anche dei ministeri vigilanti (Tesoro e Lavoro) e della Corte dei Conti. L'Inpgi ora non dovrebbe essere risarcita dallo Stato? Si calcola che in 60 anni l'Inpgi sia stato depauperato di almeno un miliardo di euro per il minore incasso di contributi. – di Francesco M. de Bonis – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21632

 

 

 

 

 

 

 

10.9.2016 – "RENZI HA RIBADITO CHE LE PENSIONI LIQUIDATE CON IL SISTEMA RETRIBUTIVO NON SARANNO TOCCATE. CHI PRENDE UN ASSEGNO, ANCHE SE SUPERIORE A QUANTO EFFETTIVAMENTE VERSATO, NON RISCHIA IN ALCUN MODO DI VEDERSELO RIDOTTO", PAROLA DI PREMIER. DAMIANO:  "UN RICALCOLO CONTRIBUTIVO DELLE PENSIONI RETRIBUTIVE SAREBBE ANCHE TECNICAMENTE IMPOSSIBILE". -TESTO IN   http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21523

 

 

 

 

 

 

 

5.7.2016 – PENSIONI. CORTE COSTITUZIONALE. LEGITTIMO IL PRELIEVO DI SOLIDARIETÀ SUGLI ASSEGNI PIÙ RICCHI. QUESTO LO SCARNO COMUNICATO DIRAMATO DALLA CONSULTA: "La Corte costituzionale ha respinto le varie questioni di costituzionalità relative al contributo, che scade nel dicembre 2016, sulle pensioni di importo più elevato, escludendone la natura tributaria e ritenendo che si tratti di un contributo di solidarietà interno al circuito previdenziale, giustificato in via del tutto eccezionale dalla crisi contingente e grave del sistema. La Corte ha anche ritenuto che tale contributo rispetti il principio di progressività e, pur comportando innegabilmente un sacrificio sui pensionati colpiti, sia comunque sostenibile in quanto applicato solo sulle pensioni più elevate, da 14 a oltre 30 volte superiori alle pensioni minime". /TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21190

 

 

 

 

 

 

 

14.7.2016 – Per la Corte costituzionale  é legittimo sia il taglio delle pensioni oltre 91 mila 250 euro lordi l'anno operante dal 1° gennaio 2014 (e sino al 31 dicembre 2016) sia il blocco della perequazione delle pensioni medio-alte in vigore da 5 anni e mezzo. Per una proroga del taglio o per introdurre tagli aggiuntivi sulle pensioni dei giornalisti non basta una delibera del CdA dell'ente, ma occorre esclusivamente una legge. Probabilmente non scatterà la mannaia, invece, sui vitalizi erogati dagli organi costituzionali. – di Pierluigi Roesler Franz – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21263

 

 

 

 

 

 

 

14.7.2016 – PENSIONI – La sentenza 173/2016 sul contributo di solidarietà  e sulla rivalutazione decrescente  spiegata, fatto insolito, con una sintesi di 6 pagine ("PER CAPIRE")  dalla stessa Corte costituzionale: "Per superare lo scrutinio “stretto” di costituzionalità, quel contributo «deve: operare all’interno del complessivo sistema della previdenza; essere imposto dalla crisi contingente e grave del predetto sistema; incidere sulle pensioni più elevate (in rapporto alle pensioni minime); presentarsi come prelievo sostenibile; rispettare il principio di proporzionalità; essere comunque utilizzatocome misura una tantum», nel senso che «non può essere ripetitivo e tradursi in un meccanismo di alimentazione del sistema previdenziale». Legittima la «rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici» in misura progressivamente decrescente dal 100 al 40 per cento. Ciò in quanto si è ravvisato non un “blocco integrale” della rivalutazione, bensì una misura di rimodulazione della percentuale di perequazione automatica, rispondente «a criteri di progressività, parametrati sui valori costituzionali della proporzionalità e della adeguatezza dei trattamenti di quiescenza». – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21261

 

 

 

 

 

 

 

26.7.2016 – IL COMMENTO. Tagli alle pensioni, il difficile equilibrio tra conti e diritti. ATTACCO FRONTALE ALLA CORTE COSTITUZIONALE. Il prof. Enrico De Mita demolisce la sentenza 173/16 con la quale las Consulta ha legittimato il prelievo Letta sugli assegni Inps e Inpgi. “Secondo la Corte il prelievo istituito dal comma 486, articolo 1, legge 147/2012 non è configurabile come tributo non essendo acquisito allo Stato, né destinato alla fiscalità generale essendo prelevato in via diretta dall’Inps e dagli enti previdenziali coinvolti i quali lo trattengono all’interno delle proprie gestioni. La tesi non è persuasiva. Si confonde pubblico con statuale, mentre la finalità del concorso è quella generale della collettività. Configurare la spesa degli enti previdenziali come avulsi dalle finalità dell’ordinamento appare una forzatura. Le prestazioni imposte si caratterizzano solo per l’imposizione (senza che la volontà del privato vi concorra) e possono coprire una vasta gamma di prestazioni, mentre le prestazioni finalizzate alla spesa pubblica, sono sempre tributarie, qualunque sia il settore o l’ambito di essa. La Corte è costretta a “inventare” garanzie costituzionali incomprensibili quando dice che il contributo di solidarietà è consentito al legislatore ove non ecceda i limiti di ragionevolezza e affidamento e della tutela previdenziale. Quando il sacrificio «trova giustificazione nell’emergenza economica ma nella sostanza è un tributo, se questo viola i principi costituzionali l’imposizione è incostituzionale». La Corte è un giudice che fa politica. Il sillogismo puramente logico deve cedere il passo alle ragioni concrete che la Corte, collegialmente, adotta. Dunque il contributo non è un tributo, con tutte le cautele confuse che la Corte ha dovuto scrivere. La Corte, ha scritto Sabino Cassese, si interessa di politica sotto specie di diritti, attraverso il diritto. È giudice delle regole non dei fini. Nella sentenza in esame è chiaro che la Corte voleva tutelare dei fini ma la motivazione in diritto è posticcia". – di Enrico De Mita,il sole 24 ore 24 luglio 2016 – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21344

 

 

 

 

 

 

 

27.6.2016 – Corte dei conti – La relazione sull'esercizio 2015 dell'Inpgi/1. Allarme rosso: "Continua il progressivo peggioramento del saldo della gestione previdenziale e assistenziale (pari a -111,9 milioni, a fronte di -81,6 milioni nel 2014; -51,6 milioni nel 2013; -7,4 milioni nel 2012). Il bilancio tecnico (nascosto al Collegio sindacale, ndr)acquisito dall’Istituto nel maggio 2016, che tiene conto della normativa vigente (dell’effetto, cioè, dei soli interventi di riforma approvati dai Ministeri vigilanti), espone una situazione, a giudizio dello stesso attuario, di non solvibilità della gestione, con un patrimonio che si azzera nel 2030 e torna ad essere positivo solo dal 2060. Il quadro che emerge dai risultati del 2015 è reso, dunque, ancor più preoccupante dall’andamento prospettico della gestione ed impone agli organi di amministrazione dell’Inpgi di porre responsabilmente in essere ulteriori, severi interventi per rimediare ad una situazione, altrimenti, in modo serio compromessa". La pagina 53 della relazione ha contenuti e toni drammatici. In sostanza le pensioni dei giornalisti sono a rischio! IN CODA comunicato dell'Istituto: "Il CdA presenterà al più presto ai Ministeri vigilanti un nuovo pacchetto di misure che possano riportare la gestione in equilibrio". – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21115

 

 

 

 

 

 

 

19.6.2016 – INPGI/Riforma./Pubblichiamo integralmente la lettera/diktat dei Ministeri del Lavoro e  dell'Economia che hanno approvato solo 4 punti  della delibera 27 luglio 2015 dell'Istituto.  "I ministeri reputano necessario evidenziare che l'Inpgi deve 'intervenire in breve con ulteriori modifiche che permettano il rientro del disavanzo, adottando norme che potrebbero risultare anche più restrittive di quanto prevede il sistema generale'". "E' rimesso alle scelte responsabili di efficace gestione degli Organi di codesto Istituto – si legge ancora nella lettera – considerare la possibilità dì armonizzare il proprio ordinamento previdenziale al sistema generale" (normativa Inps/Fornero). Bocciato il prelievo sulle pensioni in essere. – di Francesco M.  de Bonis  –  TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=19880

 

 

 

24.5.2016 – ESERCIZIO 2015. Inpgi in profondo rosso: utile di carta, bilancio “core” a -142 milioni.  – di Daniela Stigliano/Consigliere generale Inpgi (unitasindacalefnsi.it) – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=20832

 

 

 

23.5.2016 – Pubblicati i bilanci delle due gestioni dell'Inpgi: consuntivo 2015 e preventivo 2016. Soffre la gestione sostitutiva dell'Ago (=Inps): il risultato è un ulteriore aggravamento del rapporto tra ricavi per contributi e costi per prestazioni che registra un disavanzo di 111,9 milioni di euro. Contributi  per 2.490.785 euro alla Fnsi e alle 20 Associazioni regionali di stampa (da rendicontare analiticamente, con i giustificativi, punto per  punto secondo un parere acquisito dal Collegio sindacale in carica nel periodo 2008-2016). – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=20830

 

 

 

.28.4.2016 – Il Consiglio generale dell’Inpgi ratifica i Bilanci consuntivi 2015. L’esercizio della gestione principale (sostitutiva dell'Inps) si chiude con un avanzo di 21 milioni. Il risultato, però, si confronta con un "forte" disavanzo entrate-uscite previdenziali pari a 111,9 milioni coperto, come ha  sottolineato il Collegio sindacale, dalle plusvalenze immobiliari.  IN CODA: 1) IL GIALLO DELLA DOPPIA DELIBERA SUL BILANCIO. MA IL COLLEGIO SINDACALE NON CI STA; 2) LA GAFFE DEL MANIFESTO DELLA PRESIDENTE SU CARTA INTESTATA DELLA DIRETTRICE GENERALE. ANCORA IN CODA i bilanci degli altri anni e le relazioni della Corte dei Conti.  – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=20579

 

 

 

4.2.2016 – Previdenza. Un comunicato dell’Istituto. L’Inpgi: «Da Lavoro e Mef l’ok al 75% della riforma» – LE NOVITÀ IN ARRIVO/ Dal 1° gennaio 2016 aumentano i contributi per datori e dipendenti e scendono rivalutazioni e coefficienti di rendimento. – Mimma Iorio (dg dell'ente): "I ministeri hanno dato delle linee guida: il calcolo contributivo, l’inserimento dell’aspettativa di vita e quindi l’allungamento dell’età pensionabile, la revisione di tutte quelle misure di salvaguardia inserite a tutela degli iscritti e non più sostenibili». Nel futuro dei giornalisti, quindi, ci saranno pensioni più basse, età pensionabile più alta e una stretta sul welfare; in pratica un graduale allineamento all’Inps. (Franco Abruzzo/presidente Unpit: "Mimma Iorio ha rottamato il trionfalismo della Fnsi. La verità è amara, l'Inpgi diventa l'Inps incorporando le norme Fornero"). – di Federica Micardi – Il Sole 24 Ore 4.2.2016 – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=19858

 

 

 

29.11.2015 – A TUTTI I GIORNALISTI INTERESSATI AL FUTURO DELL’INPGI. Il dlgs 509/1994 di privatizzazione delle Casse impone che la riserva a fronte delle pensioni erogate ogni anno non possa scendere al di sotto delle cinque annualità (per l'Inpgi 2,5 mld circa). Parametro infranto da tempo, malgrado le grida di dolore della Corte dei Conti. La legge impone anche precisi obblighi ai Ministri vigilanti (Economia e Lavoro) di immediato intervento (con la nomina di un "Commissario straordinario") qualora questo vincolo non sia rispettato. E non lo è, da anni. Non si può ritenere congruo il riferimento alle riserve del 1994 (mai adeguate come la legge 449/1997 impone). FRANCO ABRUZZO ed EZIO CHIODINI (presidente e vicepresidente di Unpit) propongono di agire sul terreno legale contro i due Ministri. Che ne pensate? Un gruppo di giornalisti è già deciso a procedere ma vorremmo sentire anche il parere di molti altri prima di incaricare uno o più avvocati di studiare la questione e di definire le più opportune mosse giuridiche/giudiziarie da intraprendere in tempi stretti.  – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=19200

 

 

 

11.11.2015 – Secco no del Governo al taglio delle pensioni per chi é già in quiescenza e al ricalcolo. Lo ha rivelato il presidente della Commissione Lavoro del Senato Maurizio Sacconi. E' uno dei dati più interessanti emersi ieri durante l'importante Convegno sulle pensioni promosso dall'Associazione dei magistrati e degli avvocati dello Stato in quiescenza (il 1° in 60 anni di storia dell'Associazione). Alla luce di questi principi che fine farà ora la riforma INPGI (unica cassa sostitutiva dell'Inps) attualmente al vaglio dei ministeri del Lavoro e dell'Economia che prevede, invece, un contributo da parte di tutti i giornalisti in pensione a partire dal 1° gennaio 2016? Pubblichiamo l'odg approvato da Palazzo Madama (accolto dal Governo e vincolante per la riforma previdenziale 2016). – dall'inviato Francesco M. De Bonis – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=19073

 

 

 

10.11.2015 – ROMA.  Convegno sulle pensioni promosso dalla Associazione dei magistrati e degli Avvocati dello Stato in quiescenza. Sacrifici? I sacrifici devono coinvolgere tutti i cittadini (e non soltanto i pensionati come è accaduto nel 2008, nel 2011 e nel 2013). I "contributi di solidarietà" devono scomparire dal vocabolario parlamentare. I giudicati costituzionali sono inviolabili come impone l'articolo 136 della Carta. L'assistenza deve essere finanziata dalla fiscalità generale.  L'Unpit ha chiesto lotta con stile americano agli evasori: "Il Governo dia la caccia agli evasori e non ai pensionati. Oggi mille miliardi annui del malaffare non sono tassati". Secondo Cesare Damiano il ricalcolo conviene ai pensionati "ricchi", non ai pensionati "poveri".  Da Maurizio Sacconi un no deciso ai "provvedimenti da guerra" (ipotizzati da Tito Boeri). La Commissione Lavoro del Senato ha approvato un odg (accolto dal Governo e vincolante per la riforma previdenziale 2016) che esclude il ricalcolo delle pensioni e che garantisce l’affidamento  dei cittadini nella certezza dell’ordinamento giuridico e nella sicurezza giuridica. – dall'inviato Francesco M. De Bonis – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=19072

 

 

 

2.11.2015. La battaglia in difesa delle pensioni registra un risvolto inquietante. L'Ordine nazionale dei giornalisti  condanna un post che augura la morte a Franco Abruzzo presidente dell'Unpit, l'Unione nazionale pensionati per l'Italia. "A curare il blog – si legge in una nota  – è  un gruppo di giornalisti impegnati a vari livelli nel sindacato di categoria". L'Ordine – prosegue la nota – "condanna questa campagna di odio e chiede al segretario della Fnsi  Raffaele Lorusso, a cui gli anonimi sostengono di fare riferimento, di comunicare i nomi dei responsabili del blog" per perseguire i comportamenti lesivi della deontologia professionale degli estensori del documento. – IN CODA: sei associazioni regionali replicano e parlano di "satira". Non hanno il coraggio di difendere le loro azioni mascalzonesche.  – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=18985

 

 

 

.30.4.2016 – Un articolo di 18 anni fa ancora attuale quando si parla di riserva tecnica della previdenza dei giornalisti – Il Sole 24 Ore del 7 gennaio 1998/Numerose le misure della legge 449/97 in favore della previdenza dei giornalisti.  La Finanziaria  "soccorre" l'Inpgi. – di FRANCO ABRUZZO – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=20601

 

 

 

 

 

 

 

 3. EDITORIA. CNLG. FNSI. FIEG. USPI. AERANTICORALLO. EQUO COMPENSO

 

 

 

31.10.2016 – SCONTRO NEL SINDACATO/I 13 dipendenti di Stampa romana all'attacco con una lettera agli associati e agli enti di categoria: "Il segretario Lazzaro Pappagallo ha chiesto, con un colpo di mano, la Cig in deroga per tutti noi  da solo e  senza  confrontarsi con la sua segreteria (dalla quale non ha ricevuto alcun mandato in merito). Quanto ai nostri appelli, essi sono stati stroncati con una serie di minacce e vessazioni quali indagini ed azioni punitive, ridefinizioni dei compiti all’interno della struttura e tagli economici a cominciare dalle retribuzioni più alte". Rinuncia al diritto di sciopero "nel comune intento di salvaguardare la nostra Associazione nell’immagine e nella funzione di garante della tutela sindacale e degli interessi morali e materiali dei giornalisti iscritti all'Asr". – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21888

 

 

 

29.10.2016 – Anche il sindacato dei giornalisti accusa la crisi. "Stampa romana" chiede alla Regione Lazio due mesi di Cig in deroga per  il personale (13 unità, 11 poligrafici e 2 giornalisti). Inevitabile scontro con Fnsi e Cgil/Cisl/Uil. Calo degli iscritti (3.500 contro i 6 mila dei tempi belli) compensato, però, dai contributi annuali  di Inpgi (335mila euro) e Casagit (209mila euro). Il segretario Lazzaro Pappagallo parla non solo della diminuzione delle entrate derivanti dalle quote associative ma anche di aumento del costo del lavoro  e della diminuzione dei trasferimenti da parte degli enti di categoria  nonché dei costi relativi alla locazione della sede (di proprietà Inpgi).  Dipendenti sul piede di guerra. – dal corrispondente Francesco M. de Bonis – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21875

 

 

 

4.10.2016 – Via libera definitivo della Camera al disegno di legge sull'editoria, che disciplina principalmente il sostegno pubblico al settore. L’ammontare del contributo dipenderà dal numero di copie annue vendute. favorite le assunzioni degli under 35. Tetto agli stipendi Rai,  riordino dei prepensionamenti e Consiglio nazionale  dell'Ordine ridotto a  60 membri (40 professionisti e 20 pubblicisti) – IN ALLEGATO il Dossier n. 173 dell'Ufficio Documentazione e Studi della Camera dedicato alle NORME SUL SOSTEGNO ALL’EDITORIA E ALL’INFORMAZIONE. – Le reazioni, la Fnsi, l'Ordine nazionale e gli Ordini regionali, la Fieg, Roberto Rampi (Pd) e  Giancarlo Ghirra. – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21691

 

 

 

18.3.2016 – EQUO COMPENSO: anche il Consiglio di Stato dà ragione all'Ordine nazionale dei Giornalisti (e al suo presidente Enzo Iacopino). La delibera va riscritta e dovrà garantire con il rispetto della dignità dei cronisti autonomi i principi consacrati nell'articolo 36 della Costituzione. Battuti e perdenti Presidenza del Consiglio dei Ministri/Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria, Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nonché la Fieg. Batosta indiretta anche per FNSI e INPGI, sostenitori incauti della delibera demolita da due giudizi ormai passati in giudicato. La sentenza ha confermato l'illegittimità della distinzione tra giornalisti autonomi e parasubordinati. Franco Abruzzo: "Per l'Ordine è una vittoria napoleonica e una consacrazione del suo ruolo fissato nella sentenza 11/1968 della Consulta". IN CODA la sentenza del CdS, quella del Tar Lazio nonché la sentenza 11/1968 della Consulta sulla professione giornalistica e sulla legittimità dell'Ordine. – di Francesco M. de Bonis – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=20257

 

 

 

2.3.2016 – EDITORIA. SIGLATA LA LETTERA DI INTENTI PER LA FUSIONE ITEDI CON IL GRUPPO ESPRESSO. IL PERFEZIONAMENTO DELL’OPERAZIONE PREVISTO PER IL PRIMO TRIMESTRE DEL 2017, CONTESTUALMENTE ALL’USCITA DI FCA DA RCS. SOTTO LO STESSO OMBRELLO  REPUBLICA-LA STAMPA-SECOLO XIX -TESTATE LOCALI FINEGIL. CIR RESTERA' AZIONISTA DI CONTROLLO SOPRA IL 40%. LE TESTATE MANTERRANNO PIENA INDIPENDENZA EDITORIALE. DOPO L'USCITA DI FCA, DELLA VALLE E' IL PRIMO SOCIO DI RCS DAVANTI A MEDIOBANCA. FNSI CHIEDE UN INCONTRO CON I VERTICE DELLE DUE SOCIETÀ: È ALLARME PER L'OCCUPAZIONE GIORNALISTICA. IN CODA LA LETTERA DI ELKANN AI DIPENDENTI ITEDI.  – TESTO IN  http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=20095

 

 

 

19.3.2016 – EQUO COMPENSO – Le notizie del 1° gennaio 2012 ad oggi -a cura di Franco Abruzzo –  TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=20280

 

 

 

 

 

 

 

4. CASO SOPAF/INPGI/ANDREA CAMPORESE

 

 

 

18.10.2016 – INCHIESTA SOPAF:  "ANDREA CAMPORESE ERA UN  CLIENTE FONDAMENTALE". COSÌ  ANDREA TOSCHI EX AD DI ADENIUM SULL'EX PRESIDENTE DELL'INPGI  NEL PROCESSO DAVATI AL TRIBUNALE DI MILANO. IN CODA TUTTA LA STORIA SOPAF. – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21794

 

 

 

6.10.2016 – SOPAF, il  tribunale  di Milano condanna Paolo Saltarelli (ex presidente della Cassa Ragionieri) a 4 anni e 8 mesi per corruzione ed evasione fiscale. Dovrà versare alla stessa cassa una provvisionale di un milione. All’istituto, in particolare, secondo le indagini, “attraverso complesse operazioni finanziarie e societarie”, sarebbero stati sottratti 52 milioni di euro. Il procedimento penale per cui  Saltarelli è stato condannato in primo grado è scaturito dall’inchiesta sul crac della finanziaria. Nel filone principale sono imputati, tra gli altri, i fratelli Giorgio e Aldo Magnoni, ex vertici della società fallita, e anche l’ex presidente dell’Inpgi Andrea Camporese (con l’accusa di corruzione e truffa aggravata). – di unitasindacalefnsi – IN CODA la storia della vicenda Sopaf – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21704

 

 

 

22.6.2016 – Caso Sopaf-Inpgi. Un teste chiave: soldi a Toschi, non a Camporese. (IN ALLEGATO tutto quello che Andrea Toschi ha detto sul punto al Pm Gaetano Ruta). – di Luigi Ferrarella/corriere.it – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21060

 

 

 

12.5.2016 – INCHIESTA SOPAF. TRIBUNALE: "ANDREA CAMPORESE SARÀ PROCESSATO A MILANO. NO A TRASFERIRE IL DIBATTIMENTO PER L'EX PRESIDENTE INPGI".  – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=20729

 

 

 

-5.5.2016 – SOPAF: la difesa dell' ex presidente dell'Inpgi chiede di trasferire il processo a Roma o in alternativa a Venezia. La decisione il 12 maggio. Il Tribunale di Milano  ha accolto la richiesta di costituzione di parte civile dell’Inpgi, ma ha invece respinto l’analoga istanza presentata dall’Ordine nazionale dei Giornalisti perché il diritto è esercitato dall’Inpgi. I giudici hanno inoltre negato all'Inpgi – perché tardiva – la richiesta di costituzione di parte civile nei confronti di Giorgio Magnoni (titolare della Sopaf). – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=20662

 

 

 

21.4.2016 – MILANO. SOPAF. L'INPGI SI COSTITUISCE PARTE CIVILE CONTRO L'EX PRESIDENTE ANDREA CAMPORESE (sotto processo per truffa e corruzione ai danni dello stesso ente pensionistico). La prossima udienza fissata il 5 maggio: in quella occasione i giudici decideranno se ammettere le altre parti civili (Cnog e 11 giornalisti). – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=20522

 

 

 

4.4.2016 – CASO SOPAF: il diritto alla verità. Il sito dell'Ordine nazionale dei Giornalisti pubblica il decreto di rinvio a giudizio dell’ex presidente dell’Inpgi, Andrea Camporese, accusato di truffa ai danni dell’Istituto e corruzione. Nell'udienza del 21 aprile l'Ordine si costituirà parte civile con l’assistenza dell’avvocato Enrico Pennasilico. – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=20397

 

 

 

4.2.2016 – SOPAF: IL PRESIDENTE DEL'INPGI ANDREA CAMPORESE RINVIATO A GIUDIZIO CON ALTRE 9 PERSONE. STANDO ALLA RICOSTRUZIONE DEL PM GAETANO RUTA, AVREBBE INTASCATO UNA SOMMA PARI A 200 MILA EURO "A TITOLO DI REMUNERAZIONE PER IL COMPIMENTO DI ATTI CONTRARI AI DOVERI D'UFFICIO". NE SAREBBE DERIVATO UN DANNO DI CIRCA 7,6 MILIONI DI EURO PER LE CASSE DELL'ISTITUTO CHE NON SI E' COSTITUITO PARTE CIVILE CONTRO IL SUO PRESIDENTE, RINUNCIANDO A OGNI PRETESA DI RISARCIMENTO SE LO STESSO VENISSE CONDANNATO IN VIA DEFINITIVA. Il processo inizierà il 21 aprile. Il presidente Enzo Iacopino chiederà all'Esecutivo dell'Ordine nazionale l'ok per costituirsi parte civile a tutela della dignità della professione e degli interessi dei giornalisti contribuenti e pensionati dell'ente. Andrea Camporese: "II dibattimento sarà l'occasione per evidenziare tutti gli elementi che dimostrano la mia totale estraneità rispetto alle fattispecie di reato contestate, come ho sempre dichiarato".  – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=19866

 

 

 

5.2.2016 – SOPAF/Adenium. La richiesta del Pm al Gup. Due paragrafi riguardano la posizione del presidente dell'INPGI. – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=19877

 

 

 

6.2.2016 – INPGI/SOPAF. L' INCHIESTA MILANO. Viaggi in Cina e a New York e incarichi sospetti dalle società di gestione per il presidente della previdenza dei giornalisti. A ricostruire la presunta mappa di scambi e favori tra i due fratelli Magnoni e Andrea Camporese, che sarà processato con l'accusa di truffa e corruzione nell'ambito dell'inchiesta sul crack della Sopaf, è Andrea Toschi, ex presidente di Arner Bank e di Adenium. Che in un verbale del luglio 2014 afferma: «Camporese è stato remunerato direttamente da Magnoni».  – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=19884

 

 

 

27.2.2016 – Processo Inpgi-Sopaf, così il pm Gaetano Ruta spiega la truffa da 7,6 milioni con l’investimento nel Fip  – di Inpgi/La Svolta – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=20019

 

 

 

27.2.2016 – INPGI-SOPAF: DIECI DOMANDE PER FARE VERITÀ. –  di Enzo Iacopino/Presidente Cnog – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=19934

 

 

 

27.2.2016 – Processo Inpgi-Sopaf: quei 50 mila euro che Camporese ammette di aver preso dai Magnoni. E che (con altri 142 mila) per il pm Ruta e il gup Santangelo provano la corruzione. IN CODA TUTTI I PASSAGGI DELLA VICENDA CON LE CARTE IN MANO AI MAGISTRATI. – di unitasindacalefnsi –  TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=20058

 

 

 

4.4.2016 –  .LA CRONISTORIA DELLA VICENDA SOPAF/INPGI DAL 2009 AD OGGI. – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=17216

 

 

 

5. PEREQUAZIONE DELLE PENSIONI IN ESSERE

 

 

 

30.10.2016 – PREVIDENZA. IL TRIBUNALE DI PALERMO BUSSA ALLA CONSULTA/Trattamento pensionistico anticipato – Penalizzazione – Esclusione, a decorrere dall'anno 2016, anche per i trattamenti pensionistici anticipati già liquidati negli anni 2012-2014 – Lesione del principio di solidarietà sociale – Violazione del principio di uguaglianza per irragionevolezza ed ingiustificata disparità di trattamento tra i pensionati andati anticipatamente in pensione nel periodo dal 1° gennaio 2012 al 31 dicembre 2014 e quelli collocati anticipatamente a riposo prima e dopo tale periodo – Violazione del principio d