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Il Notiziario di Franco Abruzzo

2.12.2016 – REFERENDUM. Appello di Franco Abruzzo ai cittadini pensionati: "Non possiamo far vincere i nostri nemici storici (Grillo, Meloni e Salvini), coloro che vogliono tagliare gli assegni. Bisogna votare SI".

 

1.12.2016 – Referendum, le mie dieci ragioni per il SI. – di Michele Carugi/ilfattoquotidiano – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=22119 [1]

 

 

 

28.11.2016 – REFERENDUM. Allarme sulla tenuta dell’Italia – Financial Times apocalittico e catastrofico: “Se il 4 dicembre vince il No, otto banche italiane rischiano di fallire” . ll quotidiano inglese torna a difendere le ragioni economiche del SI. Secondo il quotidiano finanziario, lo scenario da incubo sarebbe il seguente: Renzi viene sconfitto, fallisce il salvataggio di Montepaschi e crolla la fiducia in generale "mettendo in pericolo una soluzione di mercato per gli istituti in difficoltà". A Bologna, intanto, il premier si rivolge agli elettori dei 5 stelle: "Votate con il cervello, non con la pancia" . – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=22095 [2]

 

 

 

28.11.2016 – L'Ocse dice Sì al referendum: "Passo in avanti sul fronte delle riforme, rafforzerà la governance dell'Italia". – di huffingtonpost.it – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=22096 [3]

 

27.11.2016 – Intervista a Juncker: “Sui migranti è scandaloso voltare le spalle all’Italia”. Il presidente della Commissione Ue: “La legge di bilancio non viola le regole. Avanti con le riforme per questo spero non vinca il No al referendum”. «Non so se sarei utile a Renzi dicendo che vorrei che vincesse il Sì. Mi limito a dire che non vorrei vincesse il No. L’Italia è una grande nazione e Renzi ha contribuito a questo. Bisogna ammetterlo. Vorrei che il Paese ritrovasse il suo posto fra i grandi attori dell’Unione. L’Italia fa parte dell’Europa in modo essenziale. Se la perdessimo come architetto, ispiratore, artigiano dell’Europa, non sarebbe più la stessa cosa».   – di Marco Bresolin e Marco Zatterin/lastampa – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=22090 [4]

 

 

 

23.11.2016 – Giuseppe Guzzetti presidente della Fondazione Cariplo. “Io ho notizie anche di recente di contatti con gli investitori. Tutti sono in attesa, tutti dicono che bisogna prendere atto serenamente che un esito negativo potrebbe avere grosse conseguenze sul sistema economico, bancario e sociale. Anche per le nostre fondazioni, basta vedere in questi giorni le nostre partecipazioni in alcune banche… sono giorni e giorni che anche una banca solida come Intesa perde, meno degli altri ma perde, io di questo mi preoccupo ed è per questo che io voterò SI”. – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=22069 [5]

 

 

 

23.11.2016 – Referendum. Bankitalia: atteso forte aumento della volatilità sui mercati – di Gerardo Graziola [6]/ilsole24ore –TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=22067  [7] 

 

20.11.2016 – REFERENDUM. APOCALITTICA PREVISIONE DEL FINANCIAL TIMES  (FT):  "SE VINCERA' IL NO DUBBI SULLA PERMANENZA DELL'ITALIA NELL'EUROZONA, MA ANCHE. – EVENTUALITA' PIU' REMOTA -, PROBABILE COLLASSO DELL'EURO TOUT COURT". – TESTO IN  http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=22057 [8]

 

20.11.2016 –  Referendum, vince il no? Di Maio premier, sparisce pane e carne. Grillo: “Mangino lattuga, fa bene”. Piccola cronaca surreale (ma non troppo) del dopo Renzi  – opinione  di Andrea Sperelli/blitzquotidiano – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=22055  [9] 

 

20.11.2016 – REFERENDUM/La riforma in 27 schede/slide. Ecco sintetizzate le modifiche alla Costituzione proposte alla approvazione o al rifiuto dei cittadini con il referendum che si terrà il 4 dicembre prossimo. – di Roberto Bin/lacostituzione.info – TESTO IN  http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21996 [10]

 

20.11.2016 –  Riforma costituzionale. Referendum: il raffronto tra il testo vigente della Costituzione e quello che verrà votato. – TESTO IN  http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=22047 [11]

 

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13.11.2016 – INPGI/Mille giornalisti contro il “prelievo forzoso”. – di Sergio Menicucci/L'Opinione – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21995 [12]

 

 

 

21.10.2016 –  Legge Monti n. 214/2011 sul blocco della perequazione. C'è tempo fino al 31 dicembre per chiedere la interruzione dei termini con una istanza all'Inpgi (o all'Inps).  – di Rino Impronta –  TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21834 [13]

 

25.9.2016 – PREVIDENZA IN TRINCEA. Tre sentenze (testi in coda) della sezione Lavoro della Cassazione bocciano inesorabilmente il contributo di solidarietà varato dopo il 2007 dalla Cassa dei dottori commercialisti e  che il CdA dell'Inpgi "fattosi Parlamento" vuole  introdurre illegalmente sugli assegni di  6.554 giornalisti in quiescenza con redditi superiori ai 38mila euro all'anno. L'Istituto prevede così di risparmiare complessivamente circa 19 milioni di euro nel prossimo triennio. Anche i Ministeri dell'Economia e del Lavoro hanno bocciato il prelievo introdotto dall'Inpgi nella riforma varata il 27 luglio 2015. Pesa anche la mancanza di un quadro normativo ad hoc. L'ultima parola, comunque, spetta a Padoan e Poletti. (Franco Abruzzo/presidente dell'Unpit: "E' l'ora di cacciare Fnsi e Fieg dal Cda dell'ente. I giornalisti pensionati devono confluire nell'Unpit o in Puntoeacapo. Basta con la Fnsi, che non li tutela!"). – di Pierluigi Franz – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21636 [14]

 

3.11.2016  INPGI, bilanci in rosso anche con la riforma. Ora intervenga il governo. Previste perdite milionarie nel triennio 2017-2019. Le responsabilità dei ministeri vigilanti. La legge 509 parla chiaro: “In caso di disavanzo economico-finanziario, (…) si provvede alla nomina di un commissario straordinario“. E dopo tre anni, se le cose non si rimettono a posto, arriva il “commissario liquidatore“. Se vogliamo davvero salvare l’Inpgi e le nostre pensioni, dobbiamo chiedere – tutti insieme – un intervento straordinario di sostegno finanziario da parte dello Stato, con il contributo sostanziale delle aziende. E sfidiamo il governo e i ministeri vigilanti, che evidentemente hanno finora vigilato ben poco, ad assumersi loro la responsabilità di scippare le pensioni ai giornalisti. – di Daniela Stigliano/Consigliera generale Inpgi – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21918 [15]

 

 

 

5.10.2016 – PREVIDENZA DEI GORNALISTI – La nuova riforma salva (per qualche anno) l’Inpgi ma non le nostre pensioni. Lo dice l’attuario, conti alla mano. In particolare, il nodo è la dubbia crescita dell’occupazione, che è pure la variabile principale di tutti i calcoli, e in generale le entrate per contributi ipotizzate in aumento. – di Daniela Stigliano/Consigliere generale Inpgi – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21693 [16]

 

 

 

14.10.2016 – INPGI PRESTO NELL'INPS? L'Ads certifica l'ulteriore crollo in agosto delle copie vendute (-430mila, -10,6% su base annua) e di conseguenza  delle entrate degli editori. Questa crisi provocherà inevitabilmente tagli agli organici e quindi un calo del gettito contributivo destinato all'Inpgi. E' quello che paventa anche l'attuario. Fra i 14/29enni italiani nella classifica delle principali fonti di informazione al primo posto c'è Facebook con il 58,5% mentre i tg seguono a distanza con il 47,5%, precedendo Google (24,8%) e Youtube (23,1%). Le soluzioni a questo punto sono sostanzialmente due: a) recupero di contributi dal mondo degli uffici stampa, delle emittenti radiotelevisive, del web e dei "social network"; b) assorbimento dell'Inpgi nell'Inps (come gestione speciale?). Lo Stato è tenuto a garantire le pensioni in virtù dell'articolo 38 della Costituzione come ha già fatto, dal 1995 in poi, con l'Inpdai, l'Inpdap e l'Enpals (inglobati tutti e tre nell'Inps). –  di FRANCO ABRUZZO/presidente UNPIT –  TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21727 [17]

 

18.10. 2016 – INPGI, SUL TAVOLO DI PADOAN E POLETTI LE 1.044 FIRME NOPRELIEVO. Tra i giornalisti che hanno firmato molti nomi storici del giornalismo italiano, che contestano alla radice il potere di un Cda di sostituirsi al Parlamento. – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21795  [18] 

 

 

 

15.10.2016 – PREVIDENZA/I conti del contributo straordinario di solidarietà sulle pensioni INPGI fino al 31 dicembre 2019. Importo per importo. Assegni tagliati in media di mille euro all'anno. – di Francesco M. de Bonis – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21752 [19]

 

6.10.2016 – PREVIDENZA/TUTTI I NUMERI  –  RILEVAZIONE 2014/2015 – Universo giornalisti Inpgi 1 e 2. (Fonte dati: Archivi Inpgi posizioni contributive). TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21705 [20]

 

 

 

1/BIS. RIFORMA COSTITUZIONALE. REFERENDUM

 

Articolo 4 (II comma) della Costituzione: "Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società".

 

 

 

2.11.2016 – Il sondaggista Nicola Piepoli: "Referendum, i NO in vantaggio, ma vinceranno i SI". – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21910 [21]

 

 

 

14.11.2016 – Referendum, perché il 4 dicembre se non andate a votare e non votate SI vinceranno D’Alema, Berlusconi, Bersani, Monti, Salvini, cioè tutti quelli che sono stati al governo per 20 anni e ci hanno ridotto così; e Beppe Grillo, che ha sfruttato questi anni di recessione per alimentare una campagna di odio sociale che ha spaccato la nostra povera Italia. Renzi ha tanti difetti e colpe, ma è al governo da soli 2 anni e mezzo, impegnato nel titanico sforzo di scardinare quella rete che soffoca l’ Italia. Fallirà, forse è già fallito, ma la colpa non è sua, ma di quegli altri che ora gli fanno la campagna contro. – di Marco Benedetto/blitzquotidiano – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=22011 [22]

 

 

 

15.11.2016 – REFERENDUM. WALTER VELTRONI: "VOTO SI. TEMO L'INSTABILITA' POLITICA CHE POTREBBE APRIRSI SE DOVESSE VINCERE IL NO, PERCHE' UN MOMENTO DI INSTABILITA' SAREBBE MOLTO PERICOLOSO PER L'ITALIA.  SONO MOLTO ANGOSCIATO DALLA CRISI DELLA DEMOCRAZIA, CRISI IN PRIMO LUOGO DI CAPACITÀ DI DECISIONE, CHE VEDE UNA TENDENZA A TENERE TUTTO COM'E'". – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=22013 [23]

 

 

 

 

 

 

 

13.11.2016 – Nei tempi bui del populismo Renzi deve accelerare sulla riforma."Non sono né di sentimenti renziani né antirenziani, ma se il premier fosse costretto alle dimissioni a causa di un No vincente, si aprirebbe un periodo di estrema difficoltà per il nostro Paese con una netta diminuzione della governabilità e una instabilità in Europa". – di EUGENIO SCALFARI/larepubblica – TESTO IN  http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21994 [24]

 

 

13.11.2016 – L'intervista a Nando Pagnoncelli. Il re dei sondaggisti chiede una tregua: “Non sparateci più”. "Non siamo oracoli. Diamo i numeri, ma qualcuno devi capirli". – di Giorgio Arnaboldi/La Verità – Testo inhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21993 [25]

 

 

20.10.2016 – REFERENDUM: PD VEDE UNA  'SVOLTA' NEI SONDAGGI. EUROMEDIA:  IL SI' E' IN VANTAGGIO DI ALCUNI PUNTI. – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21825 [26]

 

7.10.2016 – Il sondaggio – La sfida di Renzi parte dal 33% ma il Sì è in rimonta – di Nicola Piepoli/lastampa – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21710   [27] 

 

 

 

4.9.2016 – CERNOBBIO.  REFERENDUM. Maria Elena Boschi: «Con il sì Italia più competitiva». “Quale sarebbe il suo voto, oggi, al referendum sulle riforme promosso dal governo italiano?”, è stato chiesto ai partecipanti ai lavori della terza e ultima giornata del Forum Ambrosetti. Al televoto il 75,9% si è espresso per il sì, il 15,2% per il no mentre il 7,1% è incerto e l'1,8% non voterebbe. – di Emilia Patta/ilsole24ore – TESTO IN  http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21487 [28]

 

 

 

 

 

 

 

2.11.2016 – Referendum, il ministro tedesco degli Interni Thomas de Maiziére: “La riforma potrà dare all’Italia un futuro migliore, è una decisione coraggiosa”. Berlino conferma il sostegno al governo italiano. Nei giorni scorsi si era espresso anche il quotidiano economico Handelsblatt: "Se fallisce Renzi, fallisce l'Italia. E se fallisce l'Italia, fallisce l'Europa". – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21900 [29]

 

 

28.10.2016 – Referendum: “Se vince il No fallisce non solo l’ Italia ma l’Europa”  scrive il quotidiano finanziario tedesco Handelsblatt. Allarme in Germania. – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21866 [30]

 

 

 

15.10.2016 – CI MANCAVANO QUEGLI INCOSCIENTI DI MOODY’S A GETTARE BENZINA SUL FUOCO DEL REFERENDUM APOCALISSE: "La vittoria del No e le eventuali dimissioni di Renzi incrinerebbero la fiducia degli investitori esponendo le banche italiane bisognose di nuovo capitale al rischio di non trovarlo, con conseguenze rovinose". – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21784 [31]

 

 

 

21.8.2016 – Le ragioni del Sì di Luciano Violante (già presidente della Camera) – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21483 [32]

 

 

 

 

 

 

 

29.9.2016 – Marcello Pera smonta le ragioni del no al referendum costituzionale di Zagrebelsky&co. – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21711 [33]

 

 

 

 

 

 

 

17.8.2016 – La riforma della Costituzione in pillole. Una spiegazione semplice e chiara che spazza via le costruzioni ideologiche e settarie dello schieramento del “No”. Perché, questa riforma è urgente e indispensabile.  Quali i precedenti e quali i tentativi del passato. Il nuovo art. 117 comma 4 prevede che su proposta del Governo (e solo del Governo) una legge dello Stato possa intervenire anche sulle materie di competenza regionale (se lo richiede l’unità giuridica o economica della Repubblica o la tutela dell’interesse nazionale).  Oggi la Regione Puglie blocca assurdamente la costruzione del gasdotto Tap. La contesa? Lo spostamento di 123  ulivi. Il progetto Tap è di interesse italiano e comunitario: dal 2020 porterà 10 mld di metri cubi di gas dal cuore dall'Asia. Con la riforma,  l'economia guadagnerà finalmente velocità. – di  Carlo Fusaro, docente universitario/formiche  – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21429 [34]

 

 

 

 

 

 

 

18.8.2016 – RIFORMA COSTITUZIONALE. IL DIBATTITO SUL REFERENDUM. Una storiella istruttiva (Cos'è LA NAVETTA?). TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21422 [35]

 

 

 

 

 

 

 

10.11.2016 – Referendum SI: manifesto delle culture socialiste. – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21903 [36]

 

 

 

 

 

 

 

30.10.2016 – E l’anziano comunista disse: "Questa riforma la voglio da decenni". “Quanto ho amato la Costituzione, ma è sciocco pensare sia per sempre”. – di Mattia Feltri/lastampa –  TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21880 [37]

 

 

 

 

 

 

 

14.4.2016 – Addio province, nuovo Senato e Federalismo: ecco cosa cambia con la riforma costituzionale. (IN CODA il testo del ddl costituzionale e 9 documenti correlati pubblicati da lexitalia.it).  TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=20485 [38]

 

 

 

 

 

 

 

10.11.2016 – QUALE ITALIA IN QUALE EUROPA. Il vero significato del voto al REFERENDUM del 4 dicembre. Gli italiani non sono chiamati a scegliere un nuovo governo, bensì a dire sì o no alla riforma della politica – e se vince il No, sconfessano ogni volontà di sostenere il cammino di rinascita del paese. In un’Europa piena di tensioni, l’effetto di un’Italia che rinnega il cammino percorso negli ultimi 5 anni e sceglie di ripartire da zero sarà sicuramente devastante, ed è difficile fare pronostici che non siano gravissimi. CONCLUSIONI. LE RAGIONI EUROPEE DEL SÌ ALLA RIFORMA. – di Movimento federalista europeo (Mfe)/sezione di Pavia – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21964 [39]

 

 

 

 

 

 

 

16/7/2016 -Le rilevazioni Ixè per Agorà. Sondaggi, il Pd davanti al M5s di 4 punti. Sul referendum avanti di poco (39% contro il 37) il fronte del SI, ma il 24% è ancora indeciso. (Franco Abruzzo, giornalista professionista: "I pensionati difendono il loro assegno votando SI. Il NO significa crisi politica ed economica con tagli selvaggi alla previdenza. Pensionati, sveglia!!! PASSAPAROLA")  – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21590 [40]

 

 

 

 

 

 

 

2.  PREVIDENZA. INPGI/1 e INPGI/2.

 

 

 

18.11.2016 – MONTECITORIO – Interrogazione di Giorgio Airaudo (Gruppo Si-Sel) a Renzi e Poletti sull'Inpgi: quali iniziative urgenti il Governo intenda predisporre per riportare l'Istituto sui binari della trasparenza nonché della sana e prudente gestione; come si intenda garantire a chi ha versato «fior fiore» di contributi per decenni, a chi è in pensione, a chi sta per andarci e a chi si avvicina o svolge una professione che ha attinenza con i diritti costituzionali quale il diritto all'informazione la certezza di avere una previdenza e un'assistenza degne di questo nome; se, in situazione così gravemente compromessa, il Governo non ritenga indispensabile assumere le iniziative di competenza per il commissariamento dell'ente, qualora tale misura non fosse già tardiva. – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=22044 [41]

 

 

 

 

 

 

 

9.11.2016 – INPGI, centinaia di firme di giornalisti attivi e pensionati contro il prelievo sulle pensioni. Una lettera-appello indirizzata ai ministri del Lavoro  Giuliano Poletti e della Economia Pier Carlo Padoan. Sotto accusa la delibera illegittima del Cda dell'istituto. Il sostegno all'iniziativa  di Puntoeacapo e del Mil (Movimeto informazione e libertà). – Raggiunta quota 1.103 firme. –  TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21686 [42]

 

 

 

 

 

 

 

27.10-2016 – INPGI/Assestamento 2016 e preventivo 2017. Approvati dal Consiglio generale i Bilanci della Gestione principale e della Gestione separata. Il bilancio di assestamento 2016 della gestione principale  si chiude con un risultato della gestione previdenziale e assistenziale in negativo per circa 121 milioni di euro (derivante dai 410,6 milioni di ricavi a fronte dei 531,9 milioni di uscite), che salgono a circa 134 nel bilancio di previsione 2017, dove troviamo circa 409,4 milioni di ricavi e 543,6 milioni di uscite. I saldi finali della gestione del suo complesso registrano un avanzo di gestione di circa 2 milioni di euro nell'assestamento 2016, che diventa invece un disavanzo per circa 38 milioni nel preventivo 2017. – di inpgi.it – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21855 [43]

 

 

 

 

 

 

 

20.10.2016 – INPGI. RIFORMA.  La pensione di anzianità (nel 2017 con i requisiti dei 62 anni e dei 38 anni di contributi) non utilizzerà i contributi Inps. In sostanza l'Istituto non applicherà la "legge Vigorelli". I contributi Inps, invece, manterranno il loro valore per raggiungere il tetto dei 42 anni e 10 mesi (giornalisti) e dei 41 anni e 10 mesi (giornaliste) nel qual caso l'Inps pagherà la sua "pensione anticipata" (quando gli interessati compiono 63 anni e 7 mesi) in rapporto agli anni cumulati con quelli dei contributi Inpgi (che versa l'assegno a chi ha compiuto i 62 anni). I contributi Inps daranno, comunque, diritto a una pensione, ma bisognerà aspettare i 70 anni. In sostanza la pensione di anzianità diventerà una chimera.  Per la pensione di vecchiaia nel 2017  scatta l'età dei 66 anni (con almeno 20 anni di contributi). Si attende l'ok dei Ministeri vigilanti alla riforma varata dal Cda dell'Inpgi il 28 settembre. Se l'occupazione stenta a ripartire, appare inevitabile il passaggio dell'Inpgi nell'Inps. – di Franco Abruzzo/presidente Unpit – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21816 [44]

 

 

 

 

 

 

 

28.9.2016. INPGI – Via libera dal Cda alla riforma delle prestazioni per garantire l’autonomia e la sostenibilità della gestione. Modificati i requisiti di accesso alla pensione di vecchiaia che vede incrementare, progressivamente nel triennio 2017 – 2019, l’età anagrafica richiesta, fino ad elevarla a regime a 66 e 7 mesi. Modificati anche i  requisiti di accesso alla pensione d’anzianità, che prevede un progressivo innalzamento dell’anzianità contributiva fino ad arrivare nel 2019 a 40 di contribuzione con 62 anni di età. Il Consiglio di amministrazione ha inoltre approvato a maggioranza, con due voti contrari, l’introduzione di un contributo straordinario di partecipazione al riequilibrio finanziario della Gestione previdenziale da applicare, in via temporanea per la durata di 3 anni a decorrere dalla data di approvazione dell’odierna delibera, a tutti i trattamenti di pensione erogati dall’Inpgi, di importo pari o superiore a  38.000 euro lordi annui, con percentuali crescenti in base alle diverse fasce reddituali. Il provvedimento (secretato) ora va all'esame dei Ministri dell'Economia e del Lavoro. Lorusso (FNSI): “Interventi pesanti ma inevitabili”.  – di www.inpgi.it – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21661 [45]

 

 

 

30.9.2016 – PRIMI CHIARIMENTI  SU COSA CAMBIA  CON LA RIFORMA PREVIDENZIALE INPGI. – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21678 [46]

 

 

 

5.11.2016 – Il ritratto di Antonio Funiciello opera del  "Fatto quotidiano", che dimentica  la collocazione  del "braccio destro di Lotti" nel Cda dell'Inpgi. Ha  votato il taglio delle pensioni dei giornalisti in contrasto con il pensiero e la linea del presidente del Consiglio  suo datore di lavoro: "Mai le mani del Governo nelle tasche dei pensionati". Ha un buon compagno di viaggio: il prof. Mauro Maré catapultato nel Cda dell'Inpgi dal ministro Poletti. – di ilfattoquotidiano – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21928 [47]

 

 

 

4.11.2016 – PREVIDENZA DEI GIORNALISTI. Salvatore Rotondo punta il dito contro Mauro Marè, catapultato dal ministro del Lavoro nel Cda dell'Inpgi e sponsor ufficiale  della delibera  che impone un prelievo sulle pensioni dei giornalisti: "Tenga conto, Professore, che se una legge che spiega il suo voto non esiste, noi non potremmo fare a meno di presentare un esposto che metta in rilievo le conseguenze del suo comportamento. Ma che vado a pensare! Una norma deve pur esserci in qualche piega del diritto se un luminare del suo livello ha ritenuto di esporre se stesso, il vertice dell'Inpgi, tutto il nostro Istituto e lo stesso Ministero del Lavoro alle conseguenze, anche politiche, che potrebbero derivare dalla valanga di ricorsi che dovessero abbattersi… diciamola tutta, che senza ombra di dubbio si abbatteranno sui promotori dell'eventuale provvedimento". Eppure il 2 febbraio scorso i ministeri vigilanti (Economia e Lavoro) hanno bocciato  il prelievo del 27/7/2015  "atto non avente forza di legge". Cos'è cambiato da allora nell'ordinamento statale? Lei Professore è l'unico indiziato di questa nuova manovra contro i giornalisti….che potrebbe costare cara all'Inpgi. – di Salvatore Rotondo – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21921 [48]

 

 

 

 

 

 

 

30.9.2016 – PREVIDENZA. UN CASO POLITICO CHE METTE IN GIOCO LA CREDIBILITA' DI RENZI.  – Contributo di solidarietà sulle pensioni (dei giornalisti) superiori ai 38mila euro con l'avallo dei rappresentanti di Palazzo Chigi e del Ministero del Lavoro: dal Cda dell'INPGI parte un messaggio minaccioso per tutti i pensionati italiani ("Non state tranquilli"). Eppure il Governo  aveva ripetutamente garantito che non avrebbe ripristinato il prelievo a partire dal 2017. L'approvazione di questa "riforma" spetta ai ministri dell'Economia e del Lavoro, Padoan e Poletti, che hanno già bocciato il 3 febbraio scorso  il precedente prelievo deliberato dal Cda dell'ente il 27 luglio 2015. L'Inpgi ha già incassato 30  milioni di euro negli ultimi 5 anni per via della mancata applicazione della perequazione e per via del gettito del "contributo Letta". I giornalisti pensionati hanno già dato. Ed ora a tutto ciò si aggiunge la beffa di essere discriminati rispetto ai pensionati Inps, ai quali Boeri non impone alcun contributo. – di FRANCO ABRUZZO/presidente di Unpit – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21676 [49]

 

 

 

30.10.2016 – Ricongiunzione gratuita, vale anche per le casse professionali? – di Noemi Secci/LLpT – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21878 [50]

 

 

 

 

 

 

 

26.10.2016 – Cassa previdenziale giornalisti, l’Inpgi prende tempo sull’obbligo di far restituire i compensi ai consiglieri pensionati. Il ministero del Lavoro ha scritto all'ente per chiedere che sia applicata la legge Madia Nel cda dell'Istituto siedono ben 5 pensionati: tutti ricevono indennità.  – di Fiorina Capozzi/ilfattoquotidiano – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21854 [51]

 

 

 

22.10.2016 – UN ALTRO EFFETTO (indesiderato?) della LEGGE MADIA. I pensionati possono far parte dei Cda delle Casse previdenziali dei professionisti? Il divieto, ha precisato il ministro, riguarda tutte le pubbliche amministrazioni comprese nell'elenco Istat (come le Casse appunto). Risvolti anche sui Consigli degli Ordini. Franco Abruzzo/presidente di Unpit: "I pensionati vengono discriminati in violazione della normativa costituzionale. La legge Madia va abolita". – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21837 [52]

 

 

 

 

 

 

 

24.9.2016 – La Fieg tentata (a parole) dall'uscita dall'Inpgi perchè i contributi pagati per i giornalisti sono pari a quelli pagati per i dipendenti non giornalisti all'Inps. Ma non è vero. Eppure per decenni gli editori hanno pagato 7-8 punti in meno di contributi in contrasto con i vincoli della  "legge Rubinacci" (1564/1951): questa legge  stabilisce che la misura dei contributi dovuti dai datori di lavoro (e le prestazioni erogate dall'Ente) non possono essere inferiori a quelle stabilite per le corrispondenti forme di assicurazione obbligatorie (Inps). E' assodato che gli editori hanno violato dolosamente la legge Rubinacci con la complicità dei dirigenti Fnsi e Inpgi, ma anche dei ministeri vigilanti (Tesoro e Lavoro) e della Corte dei Conti. L'Inpgi ora non dovrebbe essere risarcita dallo Stato? Si calcola che in 60 anni l'Inpgi sia stato depauperato di almeno un miliardo di euro per il minore incasso di contributi. – di Francesco M. de Bonis – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21632 [53]

 

 

 

10.9.2016 – "RENZI HA RIBADITO CHE LE PENSIONI LIQUIDATE CON IL SISTEMA RETRIBUTIVO NON SARANNO TOCCATE. CHI PRENDE UN ASSEGNO, ANCHE SE SUPERIORE A QUANTO EFFETTIVAMENTE VERSATO, NON RISCHIA IN ALCUN MODO DI VEDERSELO RIDOTTO", PAROLA DI PREMIER. DAMIANO:  "UN RICALCOLO CONTRIBUTIVO DELLE PENSIONI RETRIBUTIVE SAREBBE ANCHE TECNICAMENTE IMPOSSIBILE". -TESTO IN    http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21523 [54]

 

 

 

 

 

 

 

5.7.2016 – PENSIONI. CORTE COSTITUZIONALE. LEGITTIMO IL PRELIEVO DI SOLIDARIETÀ SUGLI ASSEGNI PIÙ RICCHI. QUESTO LO SCARNO COMUNICATO DIRAMATO DALLA CONSULTA: "La Corte costituzionale ha respinto le varie questioni di costituzionalità relative al contributo, che scade nel dicembre 2016, sulle pensioni di importo più elevato, escludendone la natura tributaria e ritenendo che si tratti di un contributo di solidarietà interno al circuito previdenziale, giustificato in via del tutto eccezionale dalla crisi contingente e grave del sistema. La Corte ha anche ritenuto che tale contributo rispetti il principio di progressività e, pur comportando innegabilmente un sacrificio sui pensionati colpiti, sia comunque sostenibile in quanto applicato solo sulle pensioni più elevate, da 14 a oltre 30 volte superiori alle pensioni minime". /TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21190 [55]

 

 

 

 

 

 

 

14.7.2016 – Per la Corte costituzionale  é legittimo sia il taglio delle pensioni oltre 91 mila 250 euro lordi l'anno operante dal 1° gennaio 2014 (e sino al 31 dicembre 2016) sia il blocco della perequazione delle pensioni medio-alte in vigore da 5 anni e mezzo. Per una proroga del taglio o per introdurre tagli aggiuntivi sulle pensioni dei giornalisti non basta una delibera del CdA dell'ente, ma occorre esclusivamente una legge. Probabilmente non scatterà la mannaia, invece, sui vitalizi erogati dagli organi costituzionali. – di Pierluigi Roesler Franz – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21263 [56]

 

 

 

 

 

 

 

14.7.2016 – PENSIONI – La sentenza 173/2016 sul contributo di solidarietà  e sulla rivalutazione decrescente  spiegata, fatto insolito, con una sintesi di 6 pagine ("PER CAPIRE")  dalla stessa Corte costituzionale: "Per superare lo scrutinio “stretto” di costituzionalità, quel contributo «deve: operare all’interno del complessivo sistema della previdenza; essere imposto dalla crisi contingente e grave del predetto sistema; incidere sulle pensioni più elevate (in rapporto alle pensioni minime); presentarsi come prelievo sostenibile; rispettare il principio di proporzionalità; essere comunque utilizzato come misura una tantum», nel senso che «non può essere ripetitivo e tradursi in un meccanismo di alimentazione del sistema previdenziale». Legittima la «rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici» in misura progressivamente decrescente dal 100 al 40 per cento. Ciò in quanto si è ravvisato non un “blocco integrale” della rivalutazione, bensì una misura di rimodulazione della percentuale di perequazione automatica, rispondente «a criteri di progressività, parametrati sui valori costituzionali della proporzionalità e della adeguatezza dei trattamenti di quiescenza». – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21261 [57]

 

 

 

 

 

 

 

26.7.2016 – IL COMMENTO. Tagli alle pensioni, il difficile equilibrio tra conti e diritti. ATTACCO FRONTALE ALLA CORTE COSTITUZIONALE. Il prof. Enrico De Mita demolisce la sentenza 173/16 con la quale las Consulta ha legittimato il prelievo Letta sugli assegni Inps e Inpgi. “Secondo la Corte il prelievo istituito dal comma 486, articolo 1, legge 147/2012 non è configurabile come tributo non essendo acquisito allo Stato, né destinato alla fiscalità generale essendo prelevato in via diretta dall’Inps e dagli enti previdenziali coinvolti i quali lo trattengono all’interno delle proprie gestioni. La tesi non è persuasiva. Si confonde pubblico con statuale, mentre la finalità del concorso è quella generale della collettività. Configurare la spesa degli enti previdenziali come avulsi dalle finalità dell’ordinamento appare una forzatura. Le prestazioni imposte si caratterizzano solo per l’imposizione (senza che la volontà del privato vi concorra) e possono coprire una vasta gamma di prestazioni, mentre le prestazioni finalizzate alla spesa pubblica, sono sempre tributarie, qualunque sia il settore o l’ambito di essa. La Corte è costretta a “inventare” garanzie costituzionali incomprensibili quando dice che il contributo di solidarietà è consentito al legislatore ove non ecceda i limiti di ragionevolezza e affidamento e della tutela previdenziale. Quando il sacrificio «trova giustificazione nell’emergenza economica ma nella sostanza è un tributo, se questo viola i principi costituzionali l’imposizione è incostituzionale». La Corte è un giudice che fa politica. Il sillogismo puramente logico deve cedere il passo alle ragioni concrete che la Corte, collegialmente, adotta. Dunque il contributo non è un tributo, con tutte le cautele confuse che la Corte ha dovuto scrivere. La Corte, ha scritto Sabino Cassese, si interessa di politica sotto specie di diritti, attraverso il diritto. È giudice delle regole non dei fini. Nella sentenza in esame è chiaro che la Corte voleva tutelare dei fini ma la motivazione in diritto è posticcia". – di Enrico De Mita,il sole 24 ore 24 luglio 2016 – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21344 [58]

 

 

 

 

 

 

 

27.6.2016 – Corte dei conti – La relazione sull'esercizio 2015 dell'Inpgi/1. Allarme rosso: "Continua il progressivo peggioramento del saldo della gestione previdenziale e assistenziale (pari a -111,9 milioni, a fronte di -81,6 milioni nel 2014; -51,6 milioni nel 2013; -7,4 milioni nel 2012). Il bilancio tecnico (nascosto al Collegio sindacale, ndr)acquisito dall’Istituto nel maggio 2016, che tiene conto della normativa vigente (dell’effetto, cioè, dei soli interventi di riforma approvati dai Ministeri vigilanti), espone una situazione, a giudizio dello stesso attuario, di non solvibilità della gestione, con un patrimonio che si azzera nel 2030 e torna ad essere positivo solo dal 2060. Il quadro che emerge dai risultati del 2015 è reso, dunque, ancor più preoccupante dall’andamento prospettico della gestione ed impone agli organi di amministrazione dell’Inpgi di porre responsabilmente in essere ulteriori, severi interventi per rimediare ad una situazione, altrimenti, in modo serio compromessa". La pagina 53 della relazione ha contenuti e toni drammatici. In sostanza le pensioni dei giornalisti sono a rischio! IN CODA comunicato dell'Istituto: "Il CdA presenterà al più presto ai Ministeri vigilanti un nuovo pacchetto di misure che possano riportare la gestione in equilibrio". – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21115 [59]

 

 

 

 

 

 

 

19.6.2016 – INPGI/Riforma./Pubblichiamo integralmente la lettera/diktat dei Ministeri del Lavoro e  dell'Economia che hanno approvato solo 4 punti  della delibera 27 luglio 2015 dell'Istituto.  "I ministeri reputano necessario evidenziare che l'Inpgi deve 'intervenire in breve con ulteriori modifiche che permettano il rientro del disavanzo, adottando norme che potrebbero risultare anche più restrittive di quanto prevede il sistema generale'". "E' rimesso alle scelte responsabili di efficace gestione degli Organi di codesto Istituto – si legge ancora nella lettera – considerare la possibilità dì armonizzare il proprio ordinamento previdenziale al sistema generale" (normativa Inps/Fornero). Bocciato il prelievo sulle pensioni in essere. – di Francesco M.  de Bonis  –  TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=19880 [60]

 

 

 

 

 

 

 

19.6.2016 – Sentenza 214/1972 della Corte costituzionale: “Insussistente l'analogia fra la Cassa di previdenza dei giornalisti (INPGI/1) e quelle degli avvocati, dei dottori commercialisti, dei ragionieri e dei geometri”. Franco Abruzzo (presidente Unpit): "Alla luce di questa vecchia sentenza, Governo e Parlamento potrebbero rispolverare lo "schema Inpdai" del 1995/1996: da ente privatizzato come l'Inpgi/1 con il dlgs 509/1994, l'Inpdai tornò prima pubblico per poi essere assorbito dall'Inps. Lo stesso potrebbe accadere all'Inpgi/1 che accusa una gestione fallimentare e faraonica sotto la regia di Fnsi e Fieg. I sindacati confederali hanno abbandonato il governo dell'Inps quando si sono resi conto che questo Istituto aveva bisogno di ­­"amministratori di mestiere". L'Inpgi/1, l'unico ente privatizzato sostitutivo dell'Inps, è in sostanza l'Inps dei giornalisti dipendenti, bisognoso di manager competenti. Fnsi e Fieg devono abbandonare in fretta il Cda dell'Istituto”. – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=18916 [61]

 

 

 

24.5.2016 – ESERCIZIO 2015. Inpgi in profondo rosso: utile di carta, bilancio “core” a -142 milioni.  – di Daniela Stigliano/Consigliere generale Inpgi (unitasindacalefnsi.it) – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=20832 [62]

 

 

 

23.5.2016 – Pubblicati i bilanci delle due gestioni dell'Inpgi: consuntivo 2015 e preventivo 2016. Soffre la gestione sostitutiva dell'Ago (=Inps): il risultato è un ulteriore aggravamento del rapporto tra ricavi per contributi e costi per prestazioni che registra un disavanzo di 111,9 milioni di euro.  Contributi  per 2.490.785 euro alla Fnsi e alle 20 Associazioni regionali di stampa (da rendicontare analiticamente, con i giustificativi, punto per  punto secondo un parere acquisito dal Collegio sindacale in carica nel periodo 2008-2016). – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=20830 [63]

 

 

 

 

 

 

 

.28.4.2016 – Il Consiglio generale dell’Inpgi ratifica i Bilanci consuntivi 2015. L’esercizio della gestione principale (sostitutiva dell'Inps) si chiude con un avanzo di 21 milioni. Il risultato, però, si confronta con un "forte" disavanzo entrate-uscite previdenziali pari a 111,9 milioni coperto, come ha  sottolineato il Collegio sindacale, dalle plusvalenze immobiliari. IN CODA: 1) IL GIALLO DELLA DOPPIA DELIBERA SUL BILANCIO. MA IL COLLEGIO SINDACALE NON CI STA; 2) LA GAFFE DEL MANIFESTO DELLA PRESIDENTE SU CARTA INTESTATA DELLA DIRETTRICE GENERALE. ANCORA IN CODA i bilanci degli altri anni e le relazioni della Corte dei Conti.  – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=20579 [64]

 

 

 

 

 

 

 

29.4.2016 – Inpgi/Borzi al Consiglio generale: “Cara Presidente, non sempre le attese sui fondi immobiliari si realizzano” – Lo sbilancio nei conti dell’Istituto è stato coperto per il quarto anno consecutivo dalle plusvalenze contabili nella rivalutazione degli immobili ceduti al Fondo Amendola: ma il precedente del Fondo Inpgi – Hines dimostra che non sempre contare i pulcini prima che le uova si siano schiuse è un processo affidabile. Questa è una scommessa che mette a rischio le pensioni future dei giornalisti italiani. Pubblichiamo la sintesi dell’intervento di Nicola Borzi, consigliere generale di Inpgi-La Svolta, sul bilancio 2015 della gestione sostitutiva Ago dell’Inpgi al Consiglio generale del 28 aprile 2016. – di Nicola Borzi – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=20603 [65]

 

 

 

 

 

 

 

23.3.2016 – INPGI. Eletti dal Consiglio generale i dieci giornalisti che faranno parte del nuovo Consiglio di amministrazione dell’Istituto. Il 7 aprile Marina Macelloni sarà eletta presidente (con Giuseppe Gulletta vice). Il Cda dell’Inpgi è così integrato: Antonio Funiciello designato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri; Mauro Marè, designato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali; Fabrizio Carotti e Francesco Cipriani, designati dalla Fieg; Raffaele Lorusso, designato dalla Fnsi ed Ezio Ercole, in rappresentanza della Gestione Previdenziale Separata dell’Istituto. – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=20296 [66]

 

 

 

 

 

 

 

29.2.2016 – INPGI/ELEZIONI. La maggioranza ispirata da Andrea Camporese mantiene il controllo della Fondazione, ma perde alcuni pezzi pregiati (Bossa, Ferri e Negri). Avanza l'opposizione di 'Inpgi 'Futuro e 'Inpgi La Svolta' che totalizza 15 consiglieri (sei fra i pensionati). Pierluigi Franz e Franco Abruzzo eletti sindaci (3.146 voti il primo, 3.009 voti il secondo) completano il successo dell'opposizione.  Notevole l'affluenza alle urne dei giornalisti pensionati, che hanno sfiorato quota 40%, dato spiegabile con la riforma dell'Istituto varata dal Cda il 27 luglio 2015 e contestata duramente dagli stessi (sostenuti da Franco Abruzzo e Pierluigi Franz). I giornalisti pensionati si sono sentiti presi di mira con prelievi illegittimi sugli assegni decisi per via amministrativa, misura bocciata più volte dalla Cassazione e ora anche dai Ministeri vigilanti (Lavoro ed Economia). Anche l'affluenza dei giornalisti attivi è cresciuta, ma la percentuale resta misera. Si profila la candidatura di Daniele Cerrato alla presidenza dell'ente. – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=20069 [67]

 

 

 

 

 

 

 

4.2.2016 – Previdenza. Un comunicato dell’Istituto. L’Inpgi: «Da Lavoro e Mef l’ok al 75% della riforma» – LE NOVITÀ IN ARRIVO/ Dal 1° gennaio 2016 aumentano i contributi per datori e dipendenti e scendono rivalutazioni e coefficienti di rendimento. – Mimma Iorio (dg dell'ente): "I ministeri hanno dato delle linee guida: il calcolo contributivo, l’inserimento dell’aspettativa di vita e quindi l’allungamento dell’età pensionabile, la revisione di tutte quelle misure di salvaguardia inserite a tutela degli iscritti e non più sostenibili». Nel futuro dei giornalisti, quindi, ci saranno pensioni più basse, età pensionabile più alta e una stretta sul welfare; in pratica un graduale allineamento all’Inps. (Franco Abruzzo/presidente Unpit: "Mimma Iorio ha rottamato il trionfalismo della Fnsi. La verità è amara, l'Inpgi diventa l'Inps incorporando le norme Fornero"). – di Federica Micardi – Il Sole 24 Ore 4.2.2016 – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=19858 [68]

 

 

 

 

 

 

 

29.11.2015 – A TUTTI I GIORNALISTI INTERESSATI AL FUTURO DELL’INPGI. Il dlgs 509/1994 di privatizzazione delle Casse impone che la riserva a fronte delle pensioni erogate ogni anno non possa scendere al di sotto delle cinque annualità (per l'Inpgi 2,5 mld circa). Parametro infranto da tempo, malgrado le grida di dolore della Corte dei Conti. La legge impone anche precisi obblighi ai Ministri vigilanti (Economia e Lavoro) di immediato intervento (con la nomina di un "Commissario straordinario") qualora questo vincolo non sia rispettato. E non lo è, da anni. Non si può ritenere congruo il riferimento alle riserve del 1994 (mai adeguate come la legge 449/1997 impone). FRANCO ABRUZZO ed EZIO CHIODINI (presidente e vicepresidente di Unpit) propongono di agire sul terreno legale contro i due Ministri. Che ne pensate? Un gruppo di giornalisti è già deciso a procedere ma vorremmo sentire anche il parere di molti altri prima di incaricare uno o più avvocati di studiare la questione e di definire le più opportune mosse giuridiche/giudiziarie da intraprendere in tempi stretti.  – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=19200 [69]

 

 

 

11.11.2015 – Secco no del Governo al taglio delle pensioni per chi é già in quiescenza e al ricalcolo. Lo ha rivelato il presidente della Commissione Lavoro del Senato Maurizio Sacconi. E' uno dei dati più interessanti emersi ieri durante l'importante Convegno sulle pensioni promosso dall'Associazione dei magistrati e degli avvocati dello Stato in quiescenza (il 1° in 60 anni di storia dell'Associazione). Alla luce di questi principi che fine farà ora la riforma INPGI (unica cassa sostitutiva dell'Inps) attualmente al vaglio dei ministeri del Lavoro e dell'Economia che prevede, invece, un contributo da parte di tutti i giornalisti in pensione a partire dal 1° gennaio 2016? Pubblichiamo l'odg approvato da Palazzo Madama (accolto dal Governo e vincolante per la riforma previdenziale 2016). – dall'inviato Francesco M. De Bonis – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=19073 [70]

 

 

 

10.11.2015 – ROMA.  Convegno sulle pensioni promosso dalla Associazione dei magistrati e degli Avvocati dello Stato in quiescenza. Sacrifici? I sacrifici devono coinvolgere tutti i cittadini (e non soltanto i pensionati come è accaduto nel 2008, nel 2011 e nel 2013). I "contributi di solidarietà" devono scomparire dal vocabolario parlamentare. I giudicati costituzionali sono inviolabili come impone l'articolo 136 della Carta. L'assistenza deve essere finanziata dalla fiscalità generale.  L'Unpit ha chiesto lotta con stile americano agli evasori: "Il Governo dia la caccia agli evasori e non ai pensionati. Oggi mille miliardi annui del malaffare non sono tassati". Secondo Cesare Damiano il ricalcolo conviene ai pensionati "ricchi", non ai pensionati "poveri".  Da Maurizio Sacconi un no deciso ai "provvedimenti da guerra" (ipotizzati da Tito Boeri). La Commissione Lavoro del Senato ha approvato un odg (accolto dal Governo e vincolante per la riforma previdenziale 2016) che esclude il ricalcolo delle pensioni e che garantisce l’affidamento  dei cittadini nella certezza dell’ordinamento giuridico e nella sicurezza giuridica. – dall'inviato Francesco M. De Bonis – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=19072 [71]

 

 

 

5.11.2015 – Matteo Renzi boccia la proposta di Tito  Boeri. Perché tagliare le pensioni, anche se quelle «d'oro», va nella direzione opposta alla filosofia che il premier  ha scelto per la sua Legge di Stabilità. «Dobbiamo dare fiducia agli italiani», dice. La linea del premier è dunque "fiducia, fiducia, fiducia". – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=19044 [72]

 

 

 

2.11.2015. La battaglia in difesa delle pensioni registra un risvolto inquietante. L'Ordine nazionale dei giornalisti  condanna un post che augura la morte a Franco Abruzzo presidente dell'Unpit, l'Unione nazionale pensionati per l'Italia. "A curare il blog – si legge in una nota  – è  un gruppo di giornalisti impegnati a vari livelli nel sindacato di categoria". L'Ordine – prosegue la nota – "condanna questa campagna di odio e chiede al segretario della Fnsi  Raffaele Lorusso, a cui gli anonimi sostengono di fare riferimento, di comunicare i nomi dei responsabili del blog" per perseguire i comportamenti lesivi della deontologia professionale degli estensori del documento. – IN CODA: sei associazioni regionali replicano e parlano di "satira". Non hanno il coraggio di difendere le loro azioni mascalzonesche.  – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=18985 [73]

 

 

 

2.9.2015 –  Quanti sono già iscritti all'INPGI/1 dei 15.535 professionisti responsabili delle relazioni esterne, uffici stampa, marketing e pubblicità delle aziende e delle istituzioni? Partendo dalla Guida di "Prima Comunicazione" (edizione giugno 2015) i 15 ispettori dell'Istituto con base a Roma senza spostarsi dalla capitale dovrebbero effettuare un'indagine a tappeto su tutti i 15.535 professionisti degli uffici stampa in stretta collaborazione con i 20 Fiduciari INPGI regionali e gli Ordini Regionali dei giornalisti per verificare con controlli incrociati con gli Albi dei giornalisti, l'INPS e l'Agenzia delle Entrate quanti colleghi risultino attualme