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Riciclaggio, settore gaming nel mirino della criminalità organizzata

Roma, 14 Ottobre 2016 – L'interesse crescente verso il gaming in Europa ed in particolare in italia è ormai dilagante da oltre un decennio. Le entrate relative al settore dei giochi sono cresciute del 20,8% (+1.622 milioni di euro) negli ultimi nove mesi, inoltre la filiera ha versato nelle dello Stato sottoforma di imposte indirette una somma superiore ai 9000 milioni di euro, come si legge sul Report Giochi Settembre 2016 elaborato da Giochidislots.com. Una situazione incontrollabile che ha reso sempre più difficile il lavoro di chi deve vigilare sul corretto svolgimento del sistema, da chi lo offre a chi ne usufruisce.

Il gioco ha sempre rappresentato una grande fonte di sovvenzionamento per la criminalità organizzata, che sia esso legale o illegale: l'intestazione di sale giochi tramite prestanomi è attività diffusa della mafia, con spesso la possibilità di alterare il corretto funzionamento di slot e macchine simili. L'attività di riciclaggio della criminalità organizzata sfocia sempre di più nel gaming, in particolar modo con le piattaforme di gioco di altri paesi comunitari operanti in libera prestazione di servizi in quanto i relativi flussi finanziari sfuggono completamente al monitoraggio delle autorità.

A tal proposito è nel 2015 entrata in vigore la quarta direttiva antiriciclaggio che "ha a oggetto il presidio a una vulnerabilità: il gioco transnazionale sfugge dai controlli e dalle analisi di quello fatto sotto il controllo dei singoli stati. Il gioco è un settore fortemente regolamentato ma giovane e quindi dobbiamo assumere una consapevolezza: potenziare i controlli e la vigilanza da parte delle istituzioni", come afferma l'avvocato esperto di gioco Geronimo Cardia.

Un provvedimento intrapreso soprattutto nei confronti di transazioni pari o superiori ai 2 mila euro, senza esenzioni per i casinò. Gli Stati Membri dell’Unione Europea, Italia inclusa ovviamente, hanno a partire dal maggio 2015 due anni di tempo per accogliere la direttiva ed applicarla tramite una norma nazionale. Nel nostro Paese, per i casinò, la soglia è invece fissata a massimo mille euro.

In particolar modo nel gioco online si presuppone la stipula di un contratto fra giocatore e concessionario dei servizi di gioco, esso può essere concluso anche per via telematica. L'atto prevede l'identificazione del giocatore, il quale a norma di legge dovrà inviare copia della carta di identità, del contratto firmato e codice fiscale, a patto ovviamente del raggiungimento della maggiore età. Avvenuta la convalida dal Sistema Centrale dell’Amministrazione dei monopoli di Stato, viene attivato il conto, attraverso cui vengono registrate tutte le giocate effettuate. Ogni giocatore può attivare un solo conto presso il medesimo concessionario. Esistono anche norme che regolano ad hoc le forme di prelievo e versamento, effettuabili tramite carta di credito, bonifico o altri mezzi di pagamento nominativi.

Per quanto concerne invece la riscossione delle vincite, questa può avvenire tramite banca o posta, il tutto in conformità con le norme vigenti. Il conto può essere svuotato del tutto solo in caso in cui si decida di porre fine al rapporto contrattuale. Esiste una norma fondamentale che regola la trasparenza del gioco online e dice: "Gli operatori che svolgono l’attività di gestione di case da gioco on line, …., procedono all’identificazione e alla verifica dell’identità di ogni cliente per importo superiore a 1.000 euro e consentono operazioni di ricarica dei conti di gioco, di acquisto e di cambio dei mezzi di gioco, esclusivamente attraverso mezzi di pagamento, ivi compresa la moneta elettronica, per i quali è possibile assolvere gli obblighi di identificazione previsti dal presente decreto".

Queste rappresentano solo alcune delle direttive generali dell’Unione Europea utili a combattere l'lllegalità del gaming e le operazioni di riciclaggio a livello nazionale ed europeo.

Per ulteriori informazioni:

Link all’articolo Azzardo legale e riciclaggio: i comportamenti anomali secondo Bankitalia

Link all’articolo Casinò online: le mille vie del riciclaggio