Giornata umanitaria mondiale. Il messaggio del Segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon

Agire per alleviare la sofferenza, ... alzare la nostra voce contro le ingiustizie, lavorare, per realizzare un cambiamento...

19 ago – Ben 130 milioni di persone dipendono dall’assistenza umanitaria per sopravvivere. E’ una cifra record. Nel loro insieme, queste persone che vivono in condizioni di bisogno rappresentano la decima nazione più popolosa della Terra.

Sono cifre sconcertanti, che pure raccontano solo una piccola parte della storia. Nascosti dietro le statistiche, ci sono individui, famiglie e comunità, le cui vite sono state devastate. Persone non diverse da me e da voi: bambini, donne e uomini che affrontano scelte impossibili, ogni giorno. Sono genitori, che devono scegliere tra comprare cibo o medicine per i loro figli; bambini, che devono scegliere tra andare a scuola o andare a lavorare per aiutare le loro famiglie; famiglie che devono rischiare un bombardamento in casa, oppure avventurarsi in una pericolosa fuga in mare.

Trovare soluzione alle crisi che hanno gettato queste persone in tali estreme avversità non è né semplice, né rapido. Ma ci sono cose che noi tutti possiamo fare – oggi, e ogni giorno: mostrare la nostra compassione, alzare la nostra voce contro le ingiustizie, lavorare, per realizzare un cambiamento.

La Giornata mondiale umanitaria ci rammenta ogni anno che occorre agire per alleviare la sofferenza. È altresì un’occasione per rendere onore ai lavoratori e ai volontari umanitari che si sacrificano duramente in prima linea nelle situazioni di crisi. Rendo omaggio a questi uomini e donne tanto devoti, che affrontano il pericolo per aiutare gli altri a proprio, elevato rischio.

Oggi, io invito tutti ad aderire alla campagna delle Nazioni Unite “World You’d Rather”. Oltre ad accrescere la consapevolezza e a costruire empatia, la campagna si pone l’obiettivo concreto di raccogliere finanziamenti per il Fondo Centrale delle Nazioni Unite per la Risposta alle Emergenze e ottenere, ovunque, il sostegno delle persone in qualità di Messaggeri dell’umanità. Tutti noi dobbiamo pretendere dalle nostre società e dai nostri governi che mettano l’umanità al primo posto.

Qualche mese fa, sono stati novemila i partecipanti al primo Vertice mondiale umanitario di sempre – World Humanitarian Summit – a Istanbul. In quell’occasione i governanti mondiali si sono impegnati a trasformare le vite di quanti vivono in situazioni di conflitto, di disastri e di accentuata vulnerabilità. Queste persone hanno condiviso l’Agenda per l’umanità, il cui impegno è di non lasciare indietro nessuno.

Si tratta di un impegno che è al centro degli Obiettivi di sviluppo sostenibile. Incentrandosi su diritti umanitari, resilienza e eliminazione della povertà, questi 17 obiettivi mondiali propongono un programma, della durata di 15 anni, che ha lo scopo di ridurre i bisogni e la vulnerabilità e di promuovere un mondo di pace, dignità e opportunità per tutti. Per avere successo in questo viaggio collettivo, abbiamo bisogno che tutti vi prendano parte. Ognuno di noi può fare la differenza. In occasione di questa Giornata mondiale, uniamoci in nome dell’umanità e dimostriamo che non possiamo e non intendiamo lasciare indietro nessuno.

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