Giustizia per Rebecca Lazzarini

di Giuseppa Cassaniti Mastrojeni, Presidente AIFVS

Messina, 30 giugno 2016 – L’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada,nel prendere atto del dispositivo della sentenza per l’uccisione della giovane Rebecca Lazzarini, riconosce che il giudice dott. Maria Vermiglio, applicando la normativa antecedente alla legge 41/2016 sull’omicidio stradale, ha dato la giusta pena a colui che, trasgredendo le norme del codice della strada, ha travolto ed ucciso la giovane Rebecca: 4 anni e 4 mesi di reclusione, 4 anni di sospensione della patente, 5 anni di interdizione dai pubblici uffici.

Abbiamo sempre rilevato la grave responsabilità dei giudici nel sottovalutare il reato ed il danno, oggi riconosciamo il segnale di cambiamento culturale nella gestione della giustizia per le vittime della strada dato dalla giudice Vermiglio, che ha anche maggiorato la pena richiesta dal p.m., e ci aspettiamo che tale segnale diventi un cambiamento di sistema nei Tribunali per garantire nella società la civile convivenza: ci auguriamo che sia finita la vergognosa stagione di favorire il prepotente e calpestare il debole.

L’AIFVS – che costituita parte civile nel processo ha supportato le gravi responsabilità dell’imputato con i propri avvocati Rodolfo Nesci e Lucia Bonanno – ha promosso a marzo scorso la fiaccolata in memoria di Rebecca, conclusasi nella Piazza del Tribunale di Messina proprio per evidenziare la necessità di legalità e di rispetto dei diritti di cui tutti i cittadini hanno bisogno, e per dire ai giudici che chi distrugge il diritto alla vita ed alla salute non può restare impunito.

Sappiamo per esperienza che qualunque pena non compensa il dolore della perdita, ma colui che distrugge diritti inviolabili deve pagare personalmente un prezzo, per riacquistare quella dignità perduta attraverso il reato dovuto alla propria responsabilità personale.

 

 

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