Viaggio pastorale del Papa in Africa – A Nairobi una festosa accoglienza

Una missione di 6 giorni in Kenia, Uganda e Centrafica - Nella Cattedrale di Bangui sarà aperta la Porta Santa del Giubileo

Immagine: Il Papa a Nairobi nell’abbraccio della folla

 

Papa Francesco ha iniziato giovedì 26 novembre il suo viaggio pastorale in Africa. Sua prima tappa Nairobi, in Kenya, dove ha ricevuto una festosa accoglienza. Un viaggio di sei giorni che porterà Francesco anche in Uganda e in Centrafrica. A Bangui, nella Cattedrale, aprirà la Porta Santa del Giubileo della Misericordia, una decina di giorni prima dell’inizio ufficiale dell’Anno Santo.

 

“Lottare senza paura contro il terrorismo che nasce dalla povertà". E’ l’esortazione di Papa Francesco che nel discorso pronunciato a Nairobi, alla State House, invita a lavorare per la pace, ricordando che "vi è un chiaro legame tra la protezione della natura e l’edificazione di un ordine sociale giusto ed equo: non vi può essere rinnovamento del nostro rapporto con la natura umana senza un rinnovamento dell’umanità stessa". E aggiunge: "Sono qui come messaggero di pace e riconciliazione. In un mondo lacerato servono gesti di misericordia. Preghiamo per la pace in Africa".

 

"Il nostro è Dio della pace, il suo nome non deve mai essere usato per giustificare odio e violenza", ha detto il Papa citando i "barbari attacchi" compiuti in Kenya da Al  Shabaab. "Il mondo si aspetta giustamente che i credenti lavorino insieme, con persone di buona volontà, ai problemi della famiglia umana". La lotta contro questi nemici della pace e della prosperità deve essere portata avanti da uomini e donne che, senza paura, credono nei grandi valori spirituali e politici che hanno ispirato la nascita del Kenya. "Fintanto che le nostre società sperimentano le divisioni, siano esse etniche, religiose o economiche, tutti gli uomini e le donne di buona volontà – ha detto il Papa – sono chiamati a operare per la riconciliazione e la pace, per il perdono e per la guarigione dei cuori".

 

Papa Francesco ha poi collegato il tema della lotta alle povertà e al terrorismo, a quello della difesa ambientale. Dopo aver ricordato i valori africani di tutela della natura come fonte di ispirazione per i governanti a politiche che promuovano "modelli responsabili di sviluppo economico", papa Francesco ha aggiunto: "In effetti vi è un chiaro legame tra la protezione della natura e l’edificazione di un ordine sociale giusto ed equo: non vi può essere rinnovamento del nostro rapporto con la natura umana senza un rinnovamento dell’umanità stessa". Un "accordo globale e trasformatore" sui tre obiettivi "interdipendenti" di "riduzione dell’impatto dei cambiamenti climatici, lotta contro la povertà e rispetto della dignità umana", deve essere il risultato della conferenza sul clima di Parigi fissata per il 30 novembre.

 

 

 

 

 

 

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