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Il Papa annuncia l’apertura delle Porte sante

Roma – Papa Francesco aprirà personalmente le Porte sante della Basilica di Santa Maria Maggiore, il 1 dicembre, così come la Porta santa dell’ostello “Lugi Di Liegro” alla Stazione Termini, il 18 dicembre. Non aprirà invece il 13 dicembre la Porta santa della Basilica di San Paolo fuori le Mura, lasciando quest’incombenza all’arciprete, il cardinale americano James Harvey. Non è stato detto, invece, ufficialmente se il 6 gennaio Papa Francesco aprirà anche quella del santuario del Divino Amore.

 

L’8 dicembre l’apertura della Porta Santa sarà seguita dalla messa in piazza San Pietro. Subito dopo Papa Francesco uscirà in piazza, “come deve fare la Chiesa”, ha spiegato all’udienza generale di venerdì 18. "La Chiesa – ha detto in un altro passaggio – è la portinaia della casa del Signore, la portinaia, non è la padrona della casa del Signore". Ed ha aggiunto: “La gestione simbolica delle ‘porte’ – delle soglie, dei passaggi, delle frontiere – è diventata cruciale. La porta deve custodire, certo, ma non respingere. La porta non dev’essere forzata, al contrario, si chiede permesso, perché l’ospitalità risplende nella libertà dell’accoglienza, e si oscura nella prepotenza dell’invasione. La porta si apre frequentemente, per vedere se fuori c’è qualcuno che aspetta, e magari non ha il coraggio, forse neppure la forza di bussare”.

 

Poi ha lanciato un accorato appello: “No ai bambini soldato”. Il 20 novembre ricorre la Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia. "E’ un dovere di tutti – ha detto il Papa a conclusione dell’udienza generale in piazza San Pietro – proteggere i bambini e anteporre ad ogni altro criterio il loro bene, affinché non siano mai sottoposti a forme di servitù e a maltrattamenti e anche a forme di sfruttamento. Auspico – ha detto ancora il Papa – che la Comunità internazionale possa vigilare attentamente sulle condizioni di vita dei fanciulli, specialmente là dove sono esposti al reclutamento da parte dei gruppi armati; come pure possa aiutare le famiglie a garantire ad ogni bambino e bambina il diritto alla scuola e all’educazione".