Scoperto un pianeta gemello della Terra, La Nasa ritiene che potrebbe esserci vita

A circa 1400 anni luce di distanza è stato osservato dal telescopio Klepero - La sua dimensione è una volta e mezza del nostro Globo

Immagine: Il pianeta Kleper 452B gemello della Terra

 

La straordinaria notizia della scoperta di un pianeta simile alla Terra è stata data giovedì sera 23 luglio nel corso di una conferenza stampa della Nasa, l’Agenzia spaziale statunitense. Il pianeta 'gemello' più vicino alla Terra, una sorta di cugino più anziano, è stato osservato dal telescopio Keplero. E’ stato battezzato “Kleper 452b” mutuando il nome del forte cannocchiale che l’ha esplorato.

 

“Gli anni su Kepler 452B sono della stessa lunghezza che qui sulla Terra – ha spiegato Jon Jenkins, capo analista dei dati provenienti dal telescopio della Nasa – ed ha trascorso miliardi di anni intorno la zona 'abitabile' della sua stella. Il che significa che potrebbe aver ospitato vita sulla sua superficie ad un certo punto, o potrebbe ospitarla ora”. Gli esperti hanno spiegato che Kepler 452B ha un'età di 6 miliardi di anni.  La sua dimensione è compatibile con quella della Terra – ossia una volta e mezza il nostro Globo – ed il suo sistema solare anche.

 

La missione Keplero ha trovato un pianeta “cugino, ma più anziano” della Terra. La Nasa ha infatti confermato la scoperta del primo pianeta simile alla Terra nella “zona abitabile” attorno a una stella come il Sole. “Questa scoperta e l'introduzione di altri undici nuovi piccoli candidati pianeti nella zona abitabile, segnano un'altra pietra miliare nel cammino per trovare un'altra Terra”, spiegano gli esperti della Nasa. “La nuova scoperta di Kepler-452b – aggiungono – mette in luce il più piccolo pianeta finora scoperto in orbita nella 'zona abitabile', la zona intorno ad una stella di tipo G2, come il nostro Sole, dove l'acqua liquida potrebbe raccogliersi sulla superficie di un pianeta orbitante, e di una stella”. 

 

“Keplero ha scoperto il pianeta e la stella che più somigliano alla Terra e al nostro Sole” ha affermato John Grunsfeld, amministratore associato del Science Mission Directorate della Nasa presso il quartier generale dell'agenzia spaziale Usa a Washington. “Questo risultato entusiasmante – ha aggiunto – ci porta un passo più vicini a trovare una Terra 2.0”. 

 

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