Expo, Putin "Con le sanzioni alla Russia le aziende italiane perdono un miliardo"

Il presidente russo accolto dal premier Matteo Renzi: "Siamo alleati contro il terrorismo. Lavoreremo insieme per affrontare le sfide, anche quelle in cui siamo su posizioni diverse"

di Redazione

 

Immagine: L’intervento di Putin all’Expo

 

"Cerchiamo di rispettare gli interessi di entrambi i Paesi": lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin in visita il 10 giugno ad Expo Milano 2015. Tra Italia e Russia "i rapporti culturali, commerciali e politici durano da più di 500 anni", ha ricordato. Matteo Renzi ha replicato: "Lavoreremo insieme" alla Russia "per riuscire insieme ad affrontare le sfide, sia quelle che ci vedono su posizioni differenti sia su quelle che ci vedono sulle stesse posizioni". Renzi ha quindi sottolineato come "la minaccia del terrorismo internazionale che tutto il mondo si trova costretto ad affrontare" sia stato uno dei temi affrontati nel colloquio con Putin. Durante il quale, ha spiegato il premier, "la condivisione delle preoccupazioni e la volontà di trovare soluzioni insieme sono state una priorità". Per Renzi, dunque, "è una verità oggettiva dire che noi abbiamo necessità che la Russia sia in prima fila con Ue e Usa per affrontare le minacce globali". E per questo il presidente del Consiglio ha espresso l'auspicio che Mosca aderisca "in modo integrale a Minsk 2" in modo da "togliere dal tavolo l'unico elemento di divergenza con la Russia mentre su altri dossier c'è profonda convergenza".

 

Per Renzi, infatti, se il protocollo di Minsk 2 verrà rispettato, "anche la fase delle tensioni, delle difficoltà, delle sanzioni e contro-sanzioni commerciali verrà meno. Ove finalmente riuscissimo a concludere il percorso del protocollo di Minsk questo rafforzerebbe la cooperazione già in atto a livello internazionale particolarmente importante in altre zone del mondo. Dall'Iran, alla Siria, all'Iraq, all'Egitto, alla complicata questione della Libia in sede consiglio sicurezza e non solo, il ruolo della federazione russa è molto importante e giudicato importante da tutti".

 

Sul tema dell'Ucraina e delle sanzioni, però, Putin da parte sua ha ribattuto che "l'accordo di Minsk deve essere applicato in tutti i suoi aspetti di natura politica, militare umanitaria e sociale, ma non tutti sono stati attuati in pieno", e con Kiev "non ci sono altre soluzioni se non la pace". E per quanto riguarda le sanzioni, "non possono essere un ostacolo reale. O si eliminano o si modificano per sostenere le aziende che vogliono collaborare con noi. E questo vale anche per i contratti firmati in campo militare e tecnologico". E per dare maggior forza al proprio discorso, Putin ha ricordato che le sanzioni hanno "già danneggiato" la collaborazione tra Italia e Russia e sono "un ostacolo oggettivo" alle imprese italiane. "A causa delle sanzioni – ha detto – le imprese italiane non possono guadagnare 1 miliardo di euro da contratti già siglati".

Putin ha quindi ricordato che "l'Italia è il quarto partner commerciale della Russia. Ma recentemente gli scambi si sono ridotti del 10 per cento e nell'ultimo trimestre sono scesi del 25 per cento. E' una situazione non soddisfacente per i russi ma io credo anche per l'Italia. Gli imprenditori italiani non vogliono una riduzione degli scambi commerciali". Il presidente russo ha rimarcato che "ci sono oltre 400 aziende italiane in Russia e questo rappresenta oltre un miliardo di scambi commerciali, mentre i nostri investimenti in Italia sono del valore di 2-3 miliardi di euro".

 

Colloquio privato, per circa 50 minuti, in Vaticano tra il presidente russo Putin e Papa Francesco. Il portavoce del Vaticano, padre Lombardi, ha informato la stampa che il Pontefice "ha affermato che è necessario un sincero e grande sforzo per realizzare la pace" in Ucraina. Putin e il Papa, ha aggiunto, hanno convenuto "sull'importanza di ricostruire un clima di dialogo e che tutte le parti si impegnino per attuare gli accordi di Minsk". "Essenziale anche – ha sottolineato il Papa – l'impegno umanitario", assicurando l'accesso agli agenti cooperanti, "e il contributo di tutte le parti per una progressiva distensione nella Regione".           

La tappa romana ha compreso anche l'incontro con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha ricevuto Putin nel pomeriggio al Quirinale. Era presente all'incontro il viceministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Lapo Pistelli.

All’aeroporto di Fiumicino, prima della partenza per Mosca, Putin si è intrattenuto a colloquio con Silvio Berlusconi, in una sala riservata al cerimoniale, per uno scambio di idee su temi di politica internazionale.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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