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Lo squallore di Blatter lo splendore del Papa

Nessun osservatore attento può trascurare la pedagogia planetaria che Papa Francesco instancabile svolge a favore dell'umanità : della dignità di ciascuna donna e ciascun uomo indipendentemente dal colore della pelle, della nazionalità , della cultura e della religione . C'è alla base una visione antropologica che guarda in modo universalistico a tutto il genere umano a cui riconoscere giustizia, dignità e solidarietà fraterna. Naturale che il Papa metta al primo posto i più deboli, vecchi e bambini. Conversando gioiosamente con i figli di carcerati sul sagrato di piazza San Pietro, dopo aver giocato a palla con loro ,il Papa ha raccomandato :" non rinunciate mai alla capacità di sognare, garanzia sicura per coltivare la speranza anche nelle condizioni più difficili". Ci sono anche i grandi drammi che angustiano l'animo del pontefice. Ripete ancora una volta che è un dolore immenso, una disumanità enorme che non può lasciarci indifferenti o girare la testa altrove mentre migliaia di disperati tentano la salvezza su imbarcazioni scassate a rischio della vita. Con tragica regolarità gli annegati vengono ripescati o affidati per sempre a quel grande cimitero che è diventato il Mediterraneo .

 

""Un monumento allo squallore e alla vergogna, una grave offesa e umiliazione al mondo sportivo e' stato consumata a Zurigo nella sede della FIFA. Lo squallore senza limiti si e' compiuto certo per colpe e responsabilità primarie di Blatter. Ma anche i complici che lo hanno rieletto per la quinta volta consecutiva, padrone assoluto del calcio mondiale, portano sulle spalle una responsabilità enorme. Con tutto il calcio rigoroso contro, con la richiesta di Platini di lasciare il campo e favorire finalmente un ricambio anche generazionale, forte del suo solido pacchetto di voti ,mister Blatter ha invece proseguito nel suo stile di padre-padrone  e con la migliore faccia di tolla ha commentato: "Ora bisogna procedere nel rinnovamento . Perdono le critiche, anche se non dimentico".
 

(da www.aje.it)