Via Francigena, 17 comuni del Lazio siglano un’intesa in vista del Giubileo

Fin dal Medioevo la via Francigena andava da Canterbury a Roma passando per la Francia e proseguiva nel sud Italia verso Gerusalemme

Immagine: Viandanti sullo storico cammino dei pellegrini

Un protocollo di intesa è stato siglato da 17 Comuni del Lazio per valorizzare, in occasione del Giubileo, la Via Francigena, lo storico percorso dei pellegrinaggi. L’iniziativa è stata siglata nella sede di Palazzo Chigi, a Formello, alla presenza dell’assessore regionale alla Cultura e alle politiche giovanili, Lidia Ravera. I Comuni interessati sono: Acquapendente, Bolsena, Campagnano di Roma, Capranica, Caprarola, Formello, Grotte di Castro, Mazzano Romano, Montefiascone, Monterosi, Nepi, Proceno, Ronciglione, San Lorenzo Nuovo, Sutri, Vetralla, Viterbo. I Comuni sono coordinati anche con i Municipi I, XIV e XV di Roma Capitale. Per Lidia Ravera la proclamazione del Giubileo è una felice concomitanza che vede i 17 comuni della via Francigena del Nord, da tempo attivi su questo cammino, impegnarsi in uno sforzo di coordinamento e valorizzazione.
Anche il Campidoglio, in vista del Giubileo del 2016, ha definito il percorso della Via Francigena all’interno della città di Roma. Fin dal Medioevo la via Francigena andava da Canterbury a Roma passando per la Francia e proseguiva nel sud Italia verso Gerusalemme. In altre località italiane la via Francigena è già stata “riscoperta” e ridisegnata per i pellegrini e adesso anche Roma ha ridefinito il suo percorso nell’intento di promuovere la realizzazione di un sistema di itinerari a carattere culturale, religioso, turistico, paesaggistico e ambientale volto alla valorizzazione del patrimonio e all’accoglienza dei pellegrini e dei turisti.
La Via Francigena nella Capitale attraversa i municipi I, V, VI, VII, VIII, XIV e XV ed è stata individuata con il coinvolgimento delle amministrazioni municipali e dei Dipartimenti della promozione del turismo e della moda, della tutela ambientale, dello sviluppo economico e delle attività produttive e riqualificazione delle periferie.

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