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A gonfie vele l’agroalimentare italiano: un successo da 52 miliardi

Nonostante la fase storica difficile “è record storico per l’export agroalimentare italiano che nel 2021 fa segnare un valore di 52 miliardi, il massimo di sempre, con un aumento del 9% rispetto all’anno precedente”. La annuncia da una propria indagine Coldiretti, un vero e proprio successo a sorpresa se si tiene conto delle “difficoltà degli scambi commerciali e i lockdown della ristorazione che hanno pesantemente colpito in tutti i continenti”.

In testa “c’è il vino che nel 2021 sfonda per la prima volta il muro dei 7 miliardi di euro in valore con un vero boom per gli spumanti italiani che fanno registrare una esplosione delle richieste dall’estero con un aumento addirittura del 23% in valore”. La recente vittoria sull’etichettatura blinda ulteriormente il trend positivo.

I clienti top chi sono? “Gli Stati Uniti che si collocano al secondo posto con un incremento del 15% ma positivo l’andamento anche in Germania che si classifica al primo posto tra i Paesi importatori di italian food con un incremento del 9%, e in Francia (+8%) che è stabile al terzo posto mentre al quarto c’è la Gran Bretagna”.

Il successo italiano si contraddistingue per il green: il made in Italy ha la leadership Ue nel biologico con 80mila operatori, il maggior numero di specialità Dop/Igp/Stg riconosciute (316), 526 vini Dop/Igp e 5.333 prodotti alimentari tradizionali e con Campagna Amica la più ampia rete dei mercati di vendita diretta degli agricoltori. Italia è il primo produttore Ue di riso, grano duro e vino e di molte verdure e ortaggi tipici della dieta mediterranea come pomodori, melanzane, carciofi, cicoria fresca, indivie, sedano e finocchi. E anche per quanto riguarda la frutta primeggia in molte produzioni importanti: dalle mele e pere fresche, dalle ciliegie alle uve da tavola, dai kiwi alle nocciole fino alle castagne”, riporta sempre Coldiretti.

Passata l’emergenza sanitaria con i nuovi eventi laceranti nel cuore dell’Europa e l’ombra della guerra potrebbero esserci contraccolpi, per ora solo finanziari e sui mercati, dopo chissà. Ma intanto inaspettato e irto di ostacoli il mercato italiano può brindare al suo successo ripartendo dalla terra e dall’agricoltura.

Foto: da press Kit Coldiretti