STOP ALLE MICROPLASTICHE NEL MARE. EARTH FRONT VINCE IL PREMIO UNIRSI PER LE IMPRESE

Un innovativo sistema di tutela dei corsi d’acqua e del mare per il recupero, il trattamento e il riciclaggio di macro e microplastiche . E’ l’idea vincente di Earthfront: un team di giovani ingegneri italiani che si aggiudica il “Premio speciale Regione Lazio.”

E’ Earthfront la start up vincitrice della V Edizione del Premio “Unirsi per l’Impresa”, per la categoria Premio Speciale Regione Lazio.

Earthfront   ha ideato e progettato   l’ “Adaptive Guardian Technology” (AGT),  un innovativo sistema di tutela dei corsi d’acqua per il recupero, trattamento e riciclaggio di macroplastiche e microplastiche, galleggianti e sospese, trasportate dai corsi d’acqua dolce. Una soluzione green frutto della ricerca  di 5 giovanissimi italiani:Flavio Cognigni, Francesco Pelillo, Davide Palandra,  Lorenzo Tonzani e Edoardo Castorina che hanno avuto l’ idea di abbattere  il fenomeno dell’inquinamento di plastica nei mari agendo direttamente all’apice del problema, la foce dei fiumi.   Si stima infatti che circa 8 milioni di tonnellate di plastica imperversano ogni anno nei mari e negli oceani, e circa 4 milioni di tonnellate provengono esclusivamente dai fiumi.

Raggiunti gli oceani, enormi quantità di plastica sono costantemente esposte alla luce solare che con il passare del tempo porta alla decomposizione del materiale in frammenti di piccole dimensioni-  le pericolosissime  microplastiche -spesso invisibili ad occhio nudo e perciò impossibili da recuperare e da smaltire. Grosse quantità di microplastica vengono ingerite sistematicamente dalla fauna acquatica mettendo a rischio la vita di numerose specie. Se poi si considera che alcune di queste finiscono puntualmente nei nostri piatti e che frammenti di dimensioni estremamente ridotte di microplastica non vengono filtrati dai rubinetti presenti nelle nostre abitazioni non si fatica a credere che la plastica sia entrata a tutti gli effetti nella nostra catena alimentare.

Ma come funziona  il “Guardian”?

Si tratta di una vera e propria barriera che intercetta i rifiuti sui fiumi prima che arrivino al mare, per poi selezionarli e avviarli al recupero e al riciclo. Un macchinario estremamente adattabile, installabile su ogni tipo di terreno  e su qualsiasi genere di fiume, identificabile per dimensione, regime idrico e tipo di fondale.   ?La presenza del Guardian non compromette la navigabilità del corso d’acqua e il sistema di protezione della fauna e della flora garantisce la conservazione della biodiversità locale.

La diffusione e l’installazione di Earthfront  rappresenta  una soluzione sostenibile   e una risposta valida al problema dell’inquinamento degli oceani.  L’azienda intende avviare la commercializzazione di The Guardian:

“Crediamo fortemente che progetti di questo tipo, soprattutto in vista di un ormai prossimo Green Deal europeo, debbano essere incentivati con ogni mezzo e risorsa. A parlare è Francesco Pelillo, che nell’azienda ricopre il ruolo di supervisore dello sviluppo tecnologico. “Ci sentiamo di dire che la nostra tecnologia Guardian si inserisce perfettamente in questo clima politico-imprenditoriale; un’economia verde, giovane e globalista è l’unica risposta alla sfida secolare che ci aspetta”.

L’azienda vince un premio in denaro di 5.000 euro ed una serie di servizi, tra cui l’accesso al percorso Go to Market per lo sviluppo d’impresa comprensivo di specifiche consulenze specialistiche e l’accesso al Talent per tre mesi a tutti i partecipanti della categoria Regione Lazio/Lazio Innova.

https://earth-front.com/it

Fonte immagine di copertina:Unione Industriali Lazio

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